San Ferdinando. Galli, ancora una morte assurda e evitabile

“Ancora un morto a San Ferdinando in un incendio, un ragazzo giovanissimo venuto qui per lavorare, come era già successo un anno fa. Ancora una morte assurda e che poteva essere evitata. A San Ferdinando, come in altri luoghi, la situazione alloggiativa va risolta. E comunque in attesa di soluzioni più strutturate, i lavoratori che sono nella tendopoli, ormai trasformata in un indistinto campo di baracche, per il picco della stagione di raccolta di agrumi e kiwi vanno messi in condizioni di sicurezza minima”. Lo dichiara Ivana Galli, Segretaria Generale Flai Cgil Nazionale.
“C’è bisogno del senso di responsabilità di tutti, ci sono migliaia di lavoratori ammassati in questi ghetti, luoghi dove mancano i servizi essenziali, acqua, bagni, un po’ di riscaldamento. A San Ferdinando sono tre anni che siamo in attesa dei moduli abitativi e invece nulla, mentre la tendopoli diventa ogni giorno di più un girone dantesco. Altro che Decreto sicurezza, che rende solo irregolare chi fino a ieri non lo era e quindi rende più insicuri tutti, qui servono misure serie per accoglienza e le soluzioni ci sarebbero. Utilizzo di tanti immobili abbandonati, progetti come Riace, per una accoglienza diffusa e quindi integrata. A San Ferdinando non ci sono clandestini o persone pericolose, ma solo persone che vengono a lavorare, spesso sfruttate e sottopagate, e assicurano sulle tavole natalizie imbandite arance, mandarini e frutti di stagione. Non possiamo seguitare a piangere i morti, le istituzioni devono intervenire con responsabilità e umanità”.

Articoli correlati

Tammorre & Zampogne 2025, il programma della terza edizione

Torna al Fondo Nappo di Scafati (Sa), dal 4 al 6 aprile, il Festival di musica popolare e impegno sociale promosso dalla Flai Cgil. Ecco tutti gli appuntamenti e gli ospiti della kermesse

Schifani non riceve i forestali siciliani in sciopero. Flai: La protesta non si ferma, ora presidio permanente

Di fronte alla manifestazione dei lavoratori da anni in attesa della riforma del comparto, circa 2.500 i presenti a Palermo, il presidente della Regione tira dritto. Così, dopo un flash mob sotto Palazzo d'Orleans e l'occupazione di una sala, i sindacati annunciano il prossimo passo della mobilitazione

«La riforma è stata insabbiata». Il 26 marzo lo sciopero generale dei forestali siciliani

Mercoledì 26 marzo la protesta a Palermo, davanti a Palazzo d'Orleans. «Il presidente Renato Schifani si è sempre sottratto alle nostre richieste di incontro, mentre assessori e funzionari chiedevano e chiedono ancora tempo perché si dicono in cerca di risorse», dichiarano i segretari regionali di Fai, Flai e Uila