Ccnl Industria alimentare, il 99,4% dei lavoratori ha approvato il rinnovo  

“Il Ccnl Industria alimentare sottoscritto il 31 luglio scorso è stato approvato dal 99,4% degli oltre 158.000 lavoratrici e lavoratori che sono stati consultati nelle assemblee svolte in presenza, nel rispetto delle norme anti-Covid, o in video-conferenza. Le consultazioni, durate 3 mesi, si sono svolte nelle aziende del settore, sia in quelle aderenti alle associazioni datoriali firmatarie sia in quelle non firmatarie”. Lo comunicano in una nota unitaria le Segreterie Nazionali di Fai, Flai e Uila. 

“Sono, ad oggi, oltre 100 le aziende che, pur facendo parte di associazioni datoriali al momento non firmatarie dell’accordo di rinnovo, hanno deciso di aderire spontaneamente all’intesa e di applicare il Ccnl del 31 luglio”. 

“Le Segreterie Nazionali di Fai, Flai e Uila – prosegue la nota – hanno deciso di riprendere le iniziative di lotta proclamando nuovamente il blocco delle flessibilità, degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive, a partire da mercoledì 11 novembre e confermando lo sciopero nazionale di 8 ore per lunedì 16 novembre, in tutte le aziende che non applicano il CCNL del 31 luglio 2020. 

“Le modalità di svolgimento dello sciopero saranno decise – conclude la nota – nel corso di una riunione in video-conferenza che si svolgerà nei prossimi giorni, alla quale parteciperanno oltre 300 tra delegati, quadri e dirigenti sindacali”.  

 

Articoli correlati

Mininni, Flai Cgil: “Bene i socialisti a Strasburgo. Il lavoro agricolo rimanga centrale nel dibattito europeo”

“Il reddito degli agricoltori e i diritti dei lavoratori non vengano messi in concorrenza”, dichiara il segretario generale

Teli e tende per 200 famiglie di Gaza, grazie all’alleanza tra Flai Cgil e Un Ponte Per

Il perdurare dell'offensiva israeliana e le temperature invernali sono un'emergenza nell'emergenza che la campagna 'Acqua per Gaza' cerca di arginare

Un anno di Brigate, Flai sempre al fianco dei lavoratori

Il segretario generale Mininni: "Continueremo ad essere in campo per rivendicare e difendere un lavoro dignitoso a tutela dei lavoratori del comparto, ma anche di quelle aziende sane che rispettano i contratti e pagano tasse e contributi"