Mininni: “Si continua a morire a Borgo Mezzanone”

“Si continua a morire nella baraccopoli di Borgo Mezzanone (Foggia), dove questa mattina sono stati trovati senza vita un uomo e una donna, uccisi dalle esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un braciere lasciato acceso. Si continua a morire nella colpevole indifferenza di istituzioni, politica, ma anche di una intera società per cui è più comodo girarsi dall’altra parte”. Lo dichiara Giovanni Mininni, Segretario Generale Flai Cgil nazionale.

“A Borgo Mezzanone da sempre alloggiano lavoratori migranti, occupati prevalentemente in agricoltura; da sempre denunciamo le condizioni di questi insediamenti informali, luoghi, nella migliore delle ipotesi, in cui i caporali vanno in cerca di braccia da sfruttare. Ma le cosiddette politiche migratorie non trovano mai soluzioni adeguate e dignitose. Oggi, invece di pensare a politiche di accoglienza e integrazione, si ragiona su come far circumnavigare l’Italia alle navi delle Ong, colpevoli di salvare vite umane quando e dove possono. È ora di intervenire, di agire nel segno del rispetto di uomini e donne, che scappano dai loro Paesi in cerca di lavoro e di futuro”.

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