Il Fondo Nappo sconfigge la camorra

Cartoline dal Fondo Nappo, bene confiscato alla criminalità organizzata: gli attivisti sono già impegnati a piantare i pomodori, che saranno raccolti nei prossimi mesi per diventare una delle tante produzioni di qualità dei terreni di Scafati, nell’agro nocerino-sarnese. Si lavora con rinnovato entusiasmo, dopo la bella e partecipata manifestazione di sabato scorso, le intimidazioni della camorra sono state rispedite al mittente. Sono arrivati da tutta Italia nella cittadina del salernitano, c’è chi ha dormito solo tre ore, chi addirittura si è messo in viaggio il giorno prima, per prendere parte a un lungo corteo che nel suo percorso è diventato una sorta di processione laica, a difesa di terreni fertili e coltivati dedicati a un ragazzo del posto, Nicola Nappo, ucciso senza colpe a soli 23 anni. Il 29 aprile 2023 sarà ricordato come un giorno di resistenza e di lavoro pulito, onesto, dignitoso, due ideali strettamente allacciati in una manifestazione fortemente voluta dalla Flai Cgil, da Libera, dall’intera Confederazione e da Alpaa. Giù le mani dal fondo Nappo. Perché la lotta contro le mafie, il caporalato e il lavoro nero è resistenza quotidiana nell’Italia di oggi.

Articoli correlati

Contro il ddl Sicurezza, la lotta non si ferma. Flai: Alimentiamo l’opposizione sociale a questo governo

Nello scorso weekend, a Roma, la due giorni della rete "A pieno regime" per organizzare i prossimi appuntamenti della mobilitazione. Tina Balì, segretaria nazionale:...

Flai e Mediterranea, pronti a firmare un protocollo d’intesa

Un filo rosso che unisce la terra e il mare, il segretario generale della Flai Mininni e la presidente dell’Ong Marmorale: “Disobbedienza civile per restare umani”

Pescare nell’epoca del riscaldamento globale 

Una triangolazione tra scienza, mercato e lavoro per trasformare i problemi in risorse e salvare un mestiere, una tradizione, una storia