Brindisi, furti in mare: rubate reti ‘da posta’ con pescato. Flai Cgil: “più controlli e collaborazione”

Dall’inizio dell’anno a Torre Canne almeno quattro furti di reti da posta. Il costo si aggira attorno alle 5mila euro

“Maggiori controlli e collaborazione con la Capitaneria di porto e tutte le forze dell’ordine per salvaguardare un comparto, quello della pesca, già provato da tante difficoltà”. E’ quanto chiede la Flai Cgil di Brindisi dopo la serie di furti di reti da pesca che sta mettendo a dura prova l’attività di alcuni pescatori della marineria del Fasanese. “Dall’inizio dell’anno – spiega Gabriele Guarino segretario Flai Cgil Brindisi con delega alla pesca – a Torre Canne si sono verificati almeno quattro furti di reti da posta. Sono quelle che vengono calate la sera in mare e ritirate il giorno dopo. Due o tre furti si sono verificati a marzo. L’ultimo sabato 22 luglio scorso ai danni dei fratelli Argento proprietari dell’imbarcazione denominata “Angelo”. Malintenzionati nel corso della notte si impossessano oltre che delle reti anche del pescato, creando un danno notevole ai nostri pescatori. Le reti da posta sono una attrezzatura fondamentale per l’attività, il cui costo si aggira attorno alle 5mila euro. Un danno notevole anche perché non possono essere reperite nell’immediatezza il giorno dopo”. “Oltre al danno economico – spiegano i fratelli Argento alla Flai Cgil di Brindisi – il grave problema è non poter riuscire ad andare a pesca già dal giorno dopo e quindi non solo si patisce il danno per il furto della rete e del prodotto ittico, ma soprattutto quello di non poter lavorare sin dal giorno dopo e per diversi giorni con una impossibilità a produrre reddito fino all’arrivo di nuove reti da pesca”. “I pescatori sono stanchi –  aggiunge Guarino – da anni vivono in una condizione di crescente difficoltà per effetto delle restrizioni dell’attività imposte dall’Unione europea e che rischiano di smantellare un settore strategico per la nostra economia. Un settore che soffre in particolare della mancanza di un ricambio generazionale proprio perché i giovani non riescono ad intravedere un adeguato ritorno economico per intraprendere questa preziosa attività”. “Dopo l’ennesimo furto di reti da pesca – dichiara il segretario generale Flai Cgil Brindisi Gabrio Toraldo – chiediamo maggiori controlli, soprattutto notturni, alla Guardia costiera a tutela dell’attività dei pescatori. E invitiamo gli stessi pescatori a collaborare con la Capitaneria di porto denunciando i furti al fine di liberare la pesca da quegli odiosi atti predatori che rischiano di dare il colpo di grazia definitivo ad un settore già molto provato in cui i giovani – il futuro – rischiano di non credere e investire più. La Flai continuerà a battersi contro questi episodi segnalando e denunciando, stando accanto ai pescatori a tutela di questo settore e del lavoro legale. Sollecitiamo pertanto un impegno corale delle istituzioni per salvaguardare una attività che nel Brindisino vanta tradizioni antiche e porta con se un patrimonio non solo economico ma anche culturale”.

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