Il premio Pio la Torre a Douda Diane, scomparso nel nulla più di un anno fa

Bellegoni, Flai Cgil: “Da Acate a Scafati, la Flai sarà sempre in piazza. Non ci faremo intimidire”

La legge Rognoni-La Torre, che introdusse per la prima volta nel codice penale italiano il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso, e che prevedeva fra le tante il sequestro e la confisca dei beni immobili tolti alla criminalità organizzata, entrò in vigore il 13 settembre del 1982, pochi mesi dopo l’omicidio del segretario del Pci regionale, Pio La Torre. Nel giorno del quarantunesimo anniversario, come ogni anno, Cgil, Avviso Pubblico e Federazione nazionale della stampa organizzano una cerimonia con un premio speciale alla memoria del politico siciliano, per sindacalisti, pubblici amministratori e giornalisti che con il loro operato si sono particolarmente distinti nel promuovere azioni di legalità. Sono intervenuti Franco la Torre figlio di Pio, Rosy Bindi, Emilio Miceli, Mattia Motta e Pierpaolo Romani, alla presidenza Stefania Pellegrini. Quest’ anno la menzione speciale va a Douda Diane, il giovane mediatore culturale ivoriano scomparso nel nulla ormai da quindici mesi, consegnata da Marco Omizzolo al segretario della Camera del lavoro di Ragusa Beppe Scifo. “Il Primo maggio eravamo proprio ad Acate, insieme a Libera – ricorda Matteo Bellegoni, Flai Cgil – a chiedere ancora una volta ‘Verità per Dauda’”. Dauda lavorava in un cementificio e aveva denunciato le condizioni di lavoro cui erano sottoposti i migranti africani come lui, anche nel settore agricolo. “Questo premio porta con sé una promessa – osserva Bellegoni – quella di non rinunciare a chiedere verità e giustizia per un lavoratore, un nostro fratello con il quale abbiamo condiviso tante battaglie per la dignità del lavoro nel ragusano”. La Flai Cgil era in piazza anche il 29 aprile scorso, al fianco di Libera, per difendere il Fondo agricolo Nicola Nappo, sottoposto a continui attacchi e minacce da parte della camorra, a cui è stato strappato proprio grazie alla legge Rognoni-La Torre. “L’impegno sociale collettivo passa attraverso tante donne ed uomini coraggiosi, ecco perché, come Flai nazionale avevamo candidato Carmine Perino, amministratore delegato del Fondo Nappo, e da sempre attivista sindacale della Cgil, simbolo dell’impegno per la legalità”, spiega Bellegoni. Nicola Nappo era un ragazzo per bene, ucciso per sbaglio dalla Camorra il 9 luglio del 2009, vittima innocente di mafia, appartenente a una famiglia di lavoratori della terra. “Da Acate a Scafati, la Flai sarà sempre in piazza. Non ci faremo intimidire”.  

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