Mininni: “Fermare subito la guerra in Medio Oriente, rispettare le risoluzioni delle Nazioni Unite: due Popoli due Stati”

“Fermare la guerra, cessare il fuoco perché l’uso delle armi e della violenza negano qualsiasi valore umano”, il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni guarda con sgomento al nuovo focolaio di guerra in Medio Oriente fra israeliani e palestinesi. “Bisogna fermare il massacro e riconoscere il diritto ai palestinesi ad avere uno Stato, così come sancito in tante risoluzioni delle Nazioni Unite. Non c’è dubbio che adesso bisogna condannare l’aggressione di Hamas fatta a sorpresa e con una violenza inaudita ed efferata che non ha giustificazione alcuna – aggiunge il segretario della Flai – Non possiamo però dimenticare tutto quello che è accaduto prima e cioè che Israele, soprattutto con il governo Netanyahu ha violato quelle risoluzioni dell’Onu, continuando in tutti questi anni a negare i diritti dei palestinesi, a limitare la loro libertà, a praticare l’apartheid rinchiudendoli in una prigione a cielo aperto come è la striscia di Gaza dove quasi due milioni di persone sono rinchiuse in un territorio di poco più di 300 Km quadrati”. 

“Purtroppo, i media ci spingono a commettere lo stesso errore di valutazione che è stato fatto sul conflitto Russo-Ucraino – osserva Mininni – le fiammate di odio non scoppiano all’improvviso ma spesso covano sotto la cenere ed è quello il momento nel quale la comunità internazionale, e chi vuole costruire davvero la pace, deve agire per aprire varchi nei muri che vengono costruiti, per creare ponti tra diverse culture e permetterne l’incontro”.

“Questo è l’ennesimo conflitto che dà ragione al Papa – conclude il segretario della Flai – La terza guerra mondiale è già in atto e si sta combattendo a pezzi. Dalla manifestazione di sabato scorso si è alzato forte l’appello per una pace vera in tutto il mondo, assumendo questo tema come centrale per la costruzione di una società più giusta”. 

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