Borgo Mezzanone, il Prefetto rassicura Flai e Cgil su tempi progetto

A breve nomina commissario ad hoc per superamento ghetti

Si è tenuto oggi in Prefettura l’incontro richiesto da Cgil Foggia e Flai Cgil Foggia per la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Borgo Mezzanone. Tra i temi discussi lo stato dell’arte del progetto – finanziato con risorse del Pnrr – che punta a mettere in campo politiche abitative inclusive che conducano al superamento del ghetto.  

Il Prefetto ha comunicato, in base al decreto del governo, la nomina di un commissario ad hoc per la misura del superamento dei ghetti, che avverrà entro 30 giorni con l’impegno di attivare un tavolo di concertazione per le risorse da impiegare sul territorio della provincia, che interessano in particolare Manfredonia per Borgo Mezzanone e San Severo per Torretta Antonacci.  

L’occasione è stata utile anche per condurre un’analisi – affermano i segretari generali della Cgil di Foggia, Gianni Palma, e della Flai Cgil di Capitanata, Giovanni Tarantella – rispetto al percorso avviato nel 2023 proprio a seguito di un’iniziativa di Cgil e Flai, con un presidio in sotto la Prefettura, che portò a impegni per la consegna dei 140 moduli abitativi al ghetto di Borgo Mezzanone, cui doveva far seguito già in autunno un’altra fornitura di moduli per raggiungere una disponibilità per mille persone. 

Su questo tema il Prefetto ha annunciato una importante novità, relativa alla possibilità di attivare – attraverso progettazioni regionali – risorse per 13 milioni di euro necessarie all’acquisto di strutture modulari complete di servizi, che verranno impegnate per 600 persone, mentre per altre 300 si interverrà attraverso la ristrutturazione di locali all’interno del Cara, che avverrà nell’arco di 24 mesi anche per consentire i servizi essenziali. Allo stesso modo prosegue l’impegno per la bonifica dell’area attraverso risorse del bando pubblicato su InviItalia. 

Le organizzazioni sindacali hanno sollevato tra i temi urgenti da affrontare la necessità di aumentare le botti per l’utilizzo di acqua potabile all’interno dell’area, soprattutto in vista delle stagioni più calde, per consentire una sufficiente dotazione in relazione al numero di presenze all’interno del ghetto. Cgil e Flai continueranno a monitorare l’evoluzione dei progetti a garanzia del miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori stranieri.

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