La Flai al ghetto di Borgo Mezzanone. Mininni: “Il governo agisca in fretta”

Ammontano ad oltre 103 milioni di euro le risorse del Pnrr destinate alla Capitanata per superare gli insediamenti informali. «Ma la messa a terra del piano prevede delle tempistiche e su questo siamo preoccupati» dichiara il segretario generale Flai nazionale Giovanni Mininni, a margine di un incontro con lavoratrici e lavoratori della baraccopoli

«Siamo tornati nella “pista” di Borgo Mezzanone, dopo l’incontro ottenuto col Prefetto di Foggia nei giorni scorsi. Apprezziamo il suo operato e l’attenzione che pone su questo insediamento informale. C’è un progetto per superare il ghetto, siamo in attesa che il governo nomini un commissario ad acta, ma la messa a terra del piano prevede delle tempistiche e su questo siamo preoccupati – dice il segretario generale Giovanni Mininni, a margine di un incontro avvenuto questo pomeriggio con lavoratrici e lavoratori della baraccopoli -. Siamo alla vigilia della stagione estiva, nella quale purtroppo la storia ci ha insegnato che i problemi qui aumentano così come il pericolo di incendi delle baracche che mettono a rischio la vita di chi ci vive».

Il Prefetto, durante l’incontro dello scorso 21 marzo richiesto da Cgil Foggia e Flai Foggia per confrontarsi sulla situazione di lavoratrici e lavoratori che vivono a Borgo Mezzanone, oltre ad aver comunicato la prossima nomina di un commissario ad hoc per il superamento dei ghetti, (da realizzarsi nei trenta giorni successivi) ha ribadito l’impegno ad attivare un tavolo di concertazione per l’utilizzo delle risorse da impiegare sul territorio della Capitanata. La maggior parte dei finanziamenti sarebbe destinata a Borgo Mezzanone (Manfredonia) e a Torretta Antonacci (San Severo), dove è situato l’insediamento informale un tempo chiamato “Gran ghetto”. Ammontano ad oltre 103 milioni di euro, infatti, le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate alla provincia di Foggia, su una cifra complessiva di 200 milioni di euro stanziati. Oltre 53 milioni di euro, in particolare, sono destinati a Borgo Mezzanone.

Altro tema affrontato col Prefetto è stato il prosieguo del percorso iniziato lo scorso anno, richiesto a gran voce da Flai e Cgil con un presidio sotto la prefettura, che aveva portato ad impegni per la consegna di 140 moduli abitativi al ghetto di Borgo Mezzanone, cui sarebbe dovuto seguire in autunno un ulteriore fornitura di moduli per offrire un tetto a un migliaio di persone.

«Alcuni mesi fa è arrivata una parte dei moduli abitativi, non possiamo però immaginarli come una risposta definitiva, ma solo come una situazione temporanea che eviti pericoli più gravi – spiega Giovanni Tarantella, segretario generale Flai Foggia, durante l’incontro coi lavoratori -. Il Prefetto ha comunicato che tramite la Regione son stati stanziati altri 13 milioni di euro che saranno destinati a nuovi moduli abitativi per 600 persone e alla ristrutturazione di strutture presenti nell’area dell’ex Cara, che potrebbero ospitare altre 400 persone».

«Abbiamo spiegato al Prefetto che come lavoratori e lavoratrici avete diritto a servizi – chiosa Gianni Palma, segretario generale Cgil Foggia -. I soldi del Pnrr devono essere usati per costruire abitazioni e garantire tutele. Oltre alle sei autobotti presenti nel ghetto, ne abbiamo chieste altre quattro, anche in vista della stagione estiva. E quelle presenti vanno pulite e manutenute. I nuovi moduli che saranno consegnati, inoltre, dovranno essere più comodi, perché in quelli ora a disposizione non ci sono né bagni né angolo cucina. Vorremmo poi incontrarci col commissario che dovrà utilizzare i finanziamenti del Pnrr, portando a lui un messaggio che decideremo insieme a chi come voi lavora qui».

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