Caffitaly accede alla composizione negoziata della crisi. Flai Cgil: “Non ci ha informati della procedura”

Sciopero e presidio dei sindacati l’11, “ora piano industriale”

L’azienda di Gaggio Montano, nel bolognese, ha presentato anche istanza di applicazione di misure protettive del patrimonio. Questa, se accolta dal Tribunale, impedirebbe ai creditori di intraprendere azioni esecutive o cautelari. Secondo il Sole 24 Ore, già a febbraio è iniziata la trattativa per rinegoziare un debito con un pool di banche di circa 150 mln. “Lo abbiamo appreso da una visura camerale. L’azienda non ci ha preavvisati dell’intenzione di fare una cosa del genere, né del fatto che l’aveva fatta. Siamo in attesa di un piano industriale e apprendere le cose così non segnala un elemento positivo di relazioni sindacali”, dichiara il segretario della Flai Cgil di Bologna, Marco Ramponi, commentando l’accesso, da parte di Caffitaly, alla composizione negoziata della crisi. “Ci auguriamo che si colga questa occasione per abbinare un piano industriale, che serva per sistemare le cose”, sottolinea Ramponi. A Gaggio Montano, comune dell’Appennino bolognese che nell’ultimo decennio ha affrontato le crisi di Saeco e Saga Coffee (a sua volta ex Saeco), vedendo ridimensionato in maniera drammatica il suo ‘polo del caffè’, la preoccupazione per il futuro dello stabilimento di Caffitaly è alta. I 180 dipendenti bolognesi sono divisi in due stabilimenti: una sessantina lavora all’assemblaggio delle macchine professionali per il caffè, circa 120 sono impegnati nella produzione e commercializzazione di capsule in conto terzi, mentre a Capriate San Gervasio (Bergamo) si fanno le capsule a marchio proprio. “Sono preoccupato per tutto il gruppo, perché la procedura lo riguarda interamente – premette Ramponi – Bologna è in maggiore difficoltà, perché ha produzioni a minor valore aggiunto”. E così Cgil e Uil bolognesi, che hanno indetto per giovedì 11 lo sciopero nazionale, hanno deciso per l’azienda di Gaggio Montano uno stop di otto ore. Qui si terrà uno dei sette presidi territoriali. 

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