Veneto, 300 operai forestali e agricoli ottengono la stabilizzazione a tempo indeterminato

Flai, Fai e Uila Veneto: “È un risultato storico perché, oltre a mettere in sicurezza il comparto da un punto di vista occupazionale, dà la possibilità a tutte e tutti di avere un lavoro stabile ed una piena occupazione nell’anno”

In questi giorni i lavoratori e le lavoratici assunti a tempo determinato presso Veneto Agricoltura – agenzia della Regione Veneto che opera nel settore primario – stanno sottoscrivendo la trasformazione del proprio contratto in uno a tempo indeterminato. Nel corso di queste settimane saranno stabilizzati almeno 130 dipendenti dei circa 300 a tempo determinato in forza presso l’Agenzia con contratti forestali e agricoli. È il risultato dell’accordo sindacale sottoscritto da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil del Veneto e l’Agenzia stessa e avvallato dalla Regione del Veneto.

“Per arrivare a questo risultato storico è stato necessario il lavoro sindacale durato più di un anno che ha determinato la decisione da parte della Regione Veneto di stanziare i fondi necessari per la trasformazione dei contratti attraverso la quale, oltre al superamento del meccanismo di rinnovo annuo dei rapporti di lavoro, si determina anche l’aumento del periodo lavorato per tutte queste lavoratrici e lavoratori da una media di circa 6/7 mesi l’anno alla piena occupazione”, si legge in una nota congiunta di Flai, Fai e Uila Veneto.

“È un risultato storico – prosegue il comunicato – perché, oltre a mettere in sicurezza il comparto da un punto di vista occupazionale, dà la possibilità a tutte e tutti di avere un lavoro stabile ed una piena occupazione nell’anno. Ma oltre a questo crediamo sia necessario evidenziare anche l’aspetto della ricaduta sul territorio di questa operazione. Proprio in questi giorni di ingenti piogge e forti temporali le lavoratrici e i lavoratori di Veneto Agricoltura sono stati impegnati nelle squadre di pronto intervento ad arginare i danni da maltempo su tutto il territorio regionale. Crediamo sia evidente quanto il lavoro di questi uomini e queste donne sia fondamentale per la sicurezza delle comunità del nostro territorio sia in termini di intervento in emergenza sia, e soprattutto, in termini di capillare prevenzione attraverso i lavori svolti quotidianamente”.

“È per questo – aggiungono le tre sigle sindacali – che l’allungamento dei periodi lavorativi di tutti questi dipendenti ha un valore assoluto altissimo anche per la collettività ed è per questo che già da subito, chiuso questo importante accordo sulla stabilizzazione, come Flai, Fai e Uila del Veneto ci stiamo attivando per impegnare la Regione nel tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto integrativo regionale, strumento che deve dare risposte a tutte queste lavoratrici e questi lavoratori, operai ed impiegati, in termini di riconoscimento economico e della loro professionalità, nonché impostare strumenti utili a tutti, quali il protocollo operativo per gli interventi di protezione civile, la reperibilità, la formazione continua, la dotazione di mezzi e le dotazioni finanziarie. La strada è ancora lunga, ma dopo aver portato a casa il risultato della stabilizzazione siamo convinti che il valore del lavoro che si esprime in questo comparto non possa che venire sempre più riconosciuto da tutti”.

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