Firenze, presidio operai agricoli e florovivaisti per il rinnovo del Contratto territoriale 

Fai, Flai e Uila: “Vanno garantiti un giusto e dignitoso salario che qualifichi il lavoro e più trasparenza negli appalti per prevenire fenomeni di caporalato. Senza risposte, nuove mobilitazioni a settembre”

Nelle province di Firenze, Prato e Pistoia ci sono circa 16.000 operai agricoli e florovivaisti con il Contratto collettivo territoriale scaduto, il cui rinnovo tarda a venire. “A distanza di nove mesi dalla presentazione delle nostre rivendicazioni contrattuali – scrivono in un comunicato Fai, Flai e Uila – non si è ancora giunti a conclusione del negoziato. Veniamo da anni dove nel nostro paese l’inflazione ha ridotto fortemente il salario dei lavoratori, un’inflazione di profitto che ha eroso salario mettendo in difficoltà i lavoratori e le loro famiglie”.

“Con questo presidio – spiegano i sindacati – vogliamo far presente a Confagricoltura, Cia, Coldiretti che proprio per questo, e a maggior ragione in questa fase, la questione salariale è la più determinante nella trattativa in corso. Gli impegni presi, a livello nazionale, in merito al recupero inflazionistico degli anni 2022 e 2023 vanno rispettati. Ci aspettiamo un atteggiamento più responsabile anche verso le richieste economiche per gli anni 2024-2025, inserite in piattaforma al fine di garantire un giusto e dignitoso salario che qualifichi il lavoro agricolo, proprio su questi punti la trattativa si è un po’ incagliata. Nelle prossime riunioni programmate con le controparti Unione degli Agricoltori, Confagricoltura, Coldiretti, Cia (loro strutture territoriali) vorremmo poter arrivare ad una giusta chiusura delle trattative. Il rinnovo dei contratti provinciali è un momento importante a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto agroalimentare. Il settore primario partecipa in modo sostanziale alla crescita del nostro paese, allo stesso modo sta accadendo sui nostri territori, le lavoratrici e i lavoratori hanno garantito con il loro lavoro la produzione agricole sui territori e il buon andamento anche del negli agriturismi delle aziende agricole”.

Come Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil territoriali riteniamo inoltre importante “normare contrattualmente, cercando di dare più trasparenza, l’utilizzo degli appalti in agricoltura in modo da poter prevenire e scongiurare la piaga del caporalato e dello sfruttamento lavorativo nei nostri territori”.

“Con l’iniziativa di oggi ci uniamo a tutte le altre strutture territoriali di Fai, Flai e Uila che si stanno mobilitando su tutto il territorio nazionale – concludono – perché la contrattazione provinciale sta vivendo la stessa fase di stallo in tutta Italia. Qualora nei prossimi giorni non si dovesse riuscire a trovare un’intesa soddisfacente che ci permetta di per sottoscrivere il contratto territoriale, nel mese di settembre con le strutture nazionali verranno messe in campo ulteriori iniziative”.

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