Livorno, mobilitazione e presidio Fai Flai e Uila per rinnovo contratto operai agricoli e florovivaisti

“Giudichiamo assolutamente insoddisfacenti le risposte delle controparti rispetto alle rivendicazioni sindacali, soprattutto sul versante salariale ma anche su tematiche normative importanti quali la cabina di regia della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità presso l’Inps che, ricordiamo, nasce con l’obiettivo di porre un argine al fenomeno del caporalato”

Stallo nella trattativa per il rinnovo del Contratto provinciale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Livorno. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, dopo più di sette mesi di trattative con Coldiretti, Confagricoltura, Cia sono a dichiarare una notevole distanza con le parti datoriali in merito al rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti scaduto il 31 dicembre 2023.

“Giudichiamo assolutamente insoddisfacenti le risposte delle controparti rispetto alle rivendicazioni sindacali, soprattutto sul versante salariale ma anche su tematiche normative importanti quali la cabina di regia della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità presso l’Inps che, ricordiamo, nasce con l’obiettivo di porre un argine al fenomeno del caporalato”, si legge nel comunicato congiunto.

“Il Contratto provinciale agricolo deve essere una occasione di riconoscimento per chi lavora in questo settore e contribuisce in maniera determinante a portare nelle nostre tavole e in tutto il mondo i nostri prodotti Livornesi, quali eccellenze del mondo del vino e ortofrutticolo e l’emergente settore dell’acquacoltura – scrivono Fai, Flai e Uila – Un nostro leitmotiv in questi anni è stato quello di affermare che non può esserci un prodotto di qualità se non accompagnato da un lavoro di qualità e giustamente retribuito. Dobbiamo ricordare che nell’ultimo biennio l’inflazione ha registrato un incremento a doppia cifra che ha eroso la capacità di spesa delle famiglie; urge pertanto ridare vigore alle buste paghe dei lavoratori”.

L’accordo nazionale del 27 ottobre scorso, per il recupero del differenziale inflattivo, ha definito un incremento del 3,5% da applicare ai salari contrattuali territoriali (con effetto dal 1 gennaio 2024), in aggiunta agli aumenti retributivi da concordare a livello provinciale sulla base dell’Ipca prevista per il biennio 2024(1,9%)/2025(2,00%). Oltre al 3,5 per il recupero del differenziale inflattivo, l’aumento salariale che sarà definito a livello provinciale dovrà garantire un giusto e dignitoso salario che qualifichi il lavoro agricolo.

Per questi motivi Fai, Flai e Uila avvieranno nei prossimi giorni: una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro per informare i lavoratori e assieme a loro definire le successive azioni da intraprendere per lo sblocco della trattativa, un presidio il 31/07/2024 davanti alla sede di Confagricoltura di Livorno a Cecina in Via Aurelia Sud 6, dalle ore 10 alle ore 12 per le province di Lucca, Massa, Pisa, Livorno e Grosseto. 

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