Pesca, sindacati preoccupati per la gravissima crisi che sta colpendo la laguna di Orbetello 

Per Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca “l’approvazione del disegno di legge per istituire il parco lagunare è un primo passo nella direzione auspicata, ma mancano le risorse strutturali necessarie. Un milione all’anno dal Ministero è insufficiente. Bisogna tutelare l’ambiente e i lavoratori”

I segretari generali regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca, Massimiliano Gori, Mirko Borselli e Francesco Ceccanti, esprimono preoccupazione per “la devastante situazione legata alla moria di pesci dovuta ad anossia”. “Riteniamo sia importante procedere celermente con i ristori nei confronti dei lavoratori coinvolti dalla crisi, come già annunciato dalla regione – scrivono in una nota – ma che sia altrettanto necessario affrontare con la dovuta solerzia il problema della gestione della governance della laguna”.

Per Fai, Flai e Uila Pesca “è del tutto evidente che siamo davanti ad uno scenario che si ripete ciclicamente, il particolare equilibrio micro biologico della laguna necessita d’interventi programmati e strutturali che richiedono risorse economiche certe. L’approvazione del testo in commissione ambiente della camera dei deputati che prevede l’istituzione del parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna è un primo passo nella direzione auspicata, tuttavia lo stanziamento di 1 milione di euro ad anno previsto dal ministero dell’ambiente è del tutto insufficiente a provvedere alle necessità lagunari. La crisi ambientale della laguna necessità di risorse assai più corpose che non possono essere reperite nei bilanci degli enti locali, già duramente falcidiati dalla finanziaria del governo”.

L’appello che le forze sindacali rivolgono al mondo politico è un’esortazione a “tutelare tutti i lavoratori coinvolti nella crisi, come i settori del turismo e della ristorazione e il settore ittico, già duramente colpito dalla crisi da anossia che colpì la laguna nel 2015 e dalla recente invasione di specie infestanti e voraci come quella del granchio blu. Ripristinare e rigenerare l’ecosistema lagunare richiederà molto tempo e molte risorse, i lavoratori dovranno essere sostenuti per tutto il periodo necessario”.

Le tre federazioni sindacali sono fermamente convinte che sia necessario convocare un tavolo di confronto con la Regione Toscana per trovare l’equilibrio necessario capace di “tutelare l’aspetto ambientale e del patrimonio naturale della laguna e il patrimonio lavorativo del settore ittico”.

Le segreterie Fai, Flai e Uila Pesca della Toscana, saranno presenti al fianco dei lavoratori per garantire il massimo della tutela.

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