Siena, i sindacati scrivono a Prefettura e Inps: istituite la Sezione territoriale della Rete anti caporalato

Gli organismi provinciali della “Rete del lavoro agricolo di qualità” avrebbero il compito di promuovere iniziative locali in materia di prevenzione dello sfruttamento. Fai, Flai e Uila: «Questa cabina di regia istituzionale serve anche nel nostro territorio»

«Anche in provincia di Siena esistono fenomeni di sfruttamento lavorativo e irregolarità in agricoltura, non possiamo più rimandare un confronto tra sindacati, parti datoriali e istituzioni coinvolte – dichiarano i segretari provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil – pertanto abbiamo formalmente richiesto alla Prefettura di Siena e alla Direzione Provinciale Inps di Siena di istituire la Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità e la convocazione della relativa riunione di insediamento».

In base alla legge 199 del 2016, la cosiddetta norma “anti-caporalato”, le Sezioni territoriali sono composte da istituzioni, parti sociali ed Ispettorato territoriale del lavoro e possono promuovere iniziative locali in materia di contrasto al lavoro sommerso, gestione dei flussi di manodopera stagionale e assistenza ai lavoratori stranieri.

«Nel nostro territorio questa cabina di regia istituzionale serve – spiegano i segretari Gabriele Coppi, Andrea Biagianti e Simone Scarpellini – per definire un luogo di confronto permanente, per concordare azioni concrete e per analizzare da subito una richiesta di manodopera sempre più legata ai picchi e alle flessioni della produzione agricola. Siamo convinti, infatti, che i fenomeni di sfruttamento del lavoro in agricoltura spesso riguardano i soggetti e/o le aziende fornitrici di manodopera».

«La necessità e l’urgenza di istituire la Sezione territoriale – concludono le organizzazioni sindacali degli agricoli – è volta alla tutela dei lavoratori, al contrasto di forme di concorrenza sleale tra le imprese e alla salvaguardia del nostro territorio in cui il settore agroalimentare è strategico».

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