Diageo, inaccettabile la chiusura dello stabilimento. Azienda salvaguardi l’occupazione

Si è aperto oggi al Ministero del Lavoro il tavolo sulla vertenza Diageo, importante gruppo del settore delle bevande alcoliche, che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba, in provincia di Cuneo, entro giugno 2026.

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti nazionali, territoriali e le Rsu di Fai, Flai e Uila, i rappresentanti dell’azienda, la direzione generale del ministero del lavoro e delle politiche attive e il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Era presente anche il senatore Giorgio Maria Bergesio.

«Riteniamo assurda la decisione della Diageo, un’azienda in ottimo stato di salute e che continua a fare utili e a incrementare la produzione, di chiudere il suo stabilimento in Italia, mettendo a rischio circa 350 lavoratori diretti oltre all’indotto collegato». Fai, Flai e Uila hanno chiesto, quindi, all’azienda di tornare sui suoi passi e salvaguardare l’occupazione.

La Diageo, ribadendo l’irrevocabilità della decisione assunta, ha confermato il proprio impegno a ricercare possibili acquirenti, oltre alla volontà di mettere in campo un piano sociale.

Nei prossimi giorni Fai, Flai e Uila organizzeranno delle assemblee per valutare con le lavoratrici e i lavoratori tutte le possibili azioni da intraprendere.

Il confronto a livello territoriale proseguirà già dalla prossima settimana, mentre il tavolo ministeriale è stato riconvocato per il 18 marzo prossimo.

Gli uffici stampa di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil

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