Il sindacato di strada? Si fa anche alla Barilla

Dopo il no dell’azienda della pasta alla richiesta d’uso della saletta Rsu, la Flai di Novara ha deciso di portare avanti le proprie attività in un furgone parcheggiato davanti al sito produttivo. Applicando anche all’industria un modello di intervento tipico dell’agricoltura

Può il sindacato di strada che Flai porta avanti in agricoltura essere un modello che ispira anche l’impegno nell’industria agroalimentare? Sì, se guardiamo a quanto accade a Novara. Siamo alla Barilla, allo storico stabilimento nato negli anni ’50 con i prodotti Pavesi. Oggi conta oltre trecento dipendenti di svariate nazionalità.

«Stiamo cercando di intensificare le nostre attività nell’azienda – racconta Francesco Campanati, della Flai di Novara – per questo abbiamo chiesto alla dirigenza di poter utilizzare la saletta sindacale adibita agli Rsu. Ci serviva un luogo in cui poter incontrare i lavoratori, organizzarci insieme e aiutare il nostro delegato che a margine delle proprie attività sindacali fa il turno fisso di notte alla cottura dei cracker». In un primo momento, a voce e in maniera informale, dalla Barilla arriva un semaforo verde. Poi però «alla vigilia del giorno in cui avremmo dovuto usare la stanza, dopo che già avevamo affisso un volantino per darne notizia, dall’azienda ci è stato comunicato un divieto – prosegue Campanati – di cui francamente ancora non capiamo bene il motivo». 

In ogni caso, il sindacalista non si è rassegnato. «Abbiamo pensato dunque di presentarci ogni mercoledì davanti al sito produttivo con il nostro furgone, dall’una alle tre di pomeriggio, per dare assistenza ai lavoratori sul controllo delle buste paga, aiutarli nel prendere appuntamento con il patronato e l’ufficio vertenze, informarli sul rinnovo del contratto alimentare e strutturare insieme il nostro impegno politico», ci racconta Campanati. Un’iniziativa che ha avuto subito un riscontro molto positivo. «Nell’ultimo mercoledì qui pioveva a dirotto – aggiunge – ciò nonostante si sono fermate da noi una ventina di persone al cambio turno, alcune di loro solo per ringraziarci di ciò che facciamo». Al sito di Novara, dove si producono principalmente biscotti e cracker, la Flai può contare su una cinquantina di iscritti e l’obiettivo è aumentare la presenza in azienda.

«Quello che mettiamo in atto è una sorta di sindacato di strada, come quello che Flai porta avanti in tutta Italia in agricoltura col progetto Diritti in campo, però applicato all’industria – chiosa Campanati -. In effetti, il furgone è parcheggiato letteralmente sulla strada, un’arteria che collega Novara a Vercelli. Per questo motivo, per permetterci di operare in maggior sicurezza, Barilla ci ha detto che a breve potremmo utilizzare il parcheggio interno». 

L.F.

Articoli correlati

Un futuro sostenibile non può ignorare le aree interne

Il nuovo numero della rivista AE della fondazione Metes per rivolgere lo sguardo su una porzione importantissima del nostro territorio  Il tema delle disuguaglianze territoriali...

VII Rapporto agromafie e caporalato, sono oltre di 200.000 gli irregolari, sempre più poveri 

Un enorme bacino di disagio occupazionale, in cui le donne, ulteriormente penalizzate, sono circa 50mila. Con un tasso di irregolarità che tocca il 30%,...

Congresso Effat a Valencia, senza pace non ci sarà sindacato

Il sindacato internazionale faccia politica combattendo la deriva destrorsa che ci spinge alla guerra Il 26 27 novembre si è svolto a Valencia il 6°...