Annullata per antisindacalità la procedura di licenziamento individuale per i tre dipendenti del Gruppo Italiano Vini

La Flai Cgil nazionale e territoriale rende noto che il 16 maggio 2017 è stato depositato presso la cancelleria del Tribunale del Lavoro di Velletri l’ordinanza ex art. 28 Legge 300/70 a seguito del ricorso per attività antisindacale denunciato dalla stessa Organizzazione Sindacale contro la Società Gruppo Italiani Vini Spa per il licenziamento individuale del proprio rappresentante sindacale e di altri 2 dipendenti iscritti alla Flai Cgil.
“Con tale ordinanza – spiega la nota congiunta – il giudice del lavoro del tribunale di Velletri ha accertato e dichiarato lacondotta antisindacale in quanto la parte datoriale ha iniziato una procedura di mobilità a novembre 2015 prospettando sei esuberi per poi chiudere la procedura nel gennaio 2017 con due licenziamenti e poi inviare tre lettere per licenziamento individuale nel medesimo gennaio 2017. La Società avrebbe dovuto avviare la procedura dei licenziamenti collettivi altrimenti così facendo, sentenzia il Giudice del Lavoro, si viola la legge e si esclude di fatto l’intervento del sindacato voluto dalla legge per i licenziamenti collettivi”.

“Il giudice del lavoro del Tribunale di Velletri – dichiara Moranti Gianfranco Segretario Generale Territoriale – ha accolto pienamente il ricorso della Flai Cgil Roma sud Pomezia Castelli, affermando che l’antisindacalità dei licenziamenti risulta rafforzata perché tra i lavoratori licenziati vi è quello di Rappresentante Sindacale della sessa Organizzazione Sindacale Flai Cgil. Durante gli incontri abbiamo sempre sostenuto – aggiunge Moranti -che l’alternativa ai licenziamenti fosse possibile con l’applicazione dei Contratti di Solidarietà, così come stato concordato negli altri siti dislocati nelle altre Regioni, ma l’azienda dal canto suo ha inteso proseguire i licenziamenti unilateralmente con criteri sconosciuti e comunque estromettendo il rappresentante sindacale ed i propri iscritti dallo stabilimento di Monte Porzio catone”.

“Questa sentenza – conclude la Flai Cgil – che viene a due giorni dalla ricorrenza della nascita dello Statuto dei Lavoratori, dimostra, che il provvedimento di espulsione adottato nei confronti dei 3 dipendenti iscritti è illegittimo e, pertanto, i 3 dipendenti impugneranno tale provvedimento anche con ricorsi individuali. Ora il legale della Flai Cgil, su mandato della stessa Organizzazione Territoriale,comunicherà alla società G.I.V. di procedere all’immediato reintegro dei tre lavoratori sul posto di lavoro”.

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