Pesca. Pucillo, Cisoa subito accessibile per i lavoratori della pesca, no a proroghe ma regolamentazione e risorse

“Anche a seguito delle insistenti richieste dei sindacati, la Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234 /2021) ha esteso ai lavoratori della pesca professionale la CISOA (cassa integrazione straordinaria operai agricoli). Tuttavia, attualmente registriamo che non è stata disposta una regolamentazione di attuazione né risorse sufficienti per consentire l’avvio di una misura che riteniamo quanto mai necessaria per i circa 25 mila addetti del settore, che si trovano uno strumento al quale non possono di fatto accedere. Anzi, siamo di fronte alla paradossale situazione di impese che potrebbero essere gravate da un ulteriore onere contributivo correlato al nuovo strumento di sostegno al reddito e lavoratori impossibilitati a usarlo”. Lo dichiara Antonio Pucillo della Flai Cgil nazionale.

“Per questo chiediamo che con urgenza sia di nuovo convocato il tavolo presso il Ministero del Lavoro, con tutti i soggetti sociali ed economici firmatari dei CCNL di riferimento del settore, con l’obiettivo di rendere esecutivo ed effettivo, nel più breve tempo possibile, l’accesso alla CISOA da parte dei pescatori”.

“Di fronte a questa situazione già grave e paradossale – prosegue Pucillo – riteniamo inopportuni gli emendamenti presentati in Parlamento volti a posticipare di sei mesi la decorrenza dell’ammortizzatore sociale. Noi chiediamo, al contrario, interventi immediati, che accorcino i tempi e consentano quanto prima l’utilizzo della CISOA per i lavoratori della pesca, attuando quanto previsto nella Legge di Bilancio. Si tratterebbe di un primo passo per venire incontro alle esigenze di un settore spesso in sofferenza, per il quale anche l’attuale CISOA è una risposta ancora inadeguata poiché non copre i periodi di fermo biologico (obbligatorio e non), mentre chiediamo che possa essere uno strumento in grado di intervenire per tutte le causali di sospensione dell’attività non imputabili ai datori di lavoro e ai lavoratori. Si tratta di un limite importante che ci auguriamo venga superato, anche a fronte delle sempre più frequenti richieste di riduzione dello sforzo di pesca da parte della regolamentazione europea”.

“E’ evidente – conclude Pucillo – che non abbiamo bisogno di proroghe ma di interventi che rendano da subito esigibile il ricorso alla CISOA”.

 

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