Ue-Mercosur, sindacati e imprese dell’agroalimentare al governo: “Bisogna bloccarlo”

Un accordo rischioso per l’ambiente, che avrebbe effetti devastanti sull’intero comparto

Coldiretti, Filiera Italia, Legacoop Agroalimentare, UnaItalia, Fai Cisl, Uila, Flai Cgil hanno inviato una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per esprimere profonda preoccupazione riguardo all’accordo Ue-Mercosur. Secondo le associazioni, se l’accordo venisse sottoscritto nella sua attuale forma, avrebbe effetti devastanti sull’intero comparto agroalimentare europeo e italiano.

Come si legge nella lettera, “dal 7 al 9 ottobre si sono tenuti a Brasilia una serie di incontri tra i principali negoziatori del Mercosur, volti a finalizzare un accordo in tempo per il vertice dei leader del G20 previsto a metà novembre a Rio de Janeiro”. La preoccupazione è legata al fatto che nell’area Mercosur vigono regole molto meno stringenti rispetto a quelle europee sull’uso di pesticidi e tecniche di produzione. “Basti pensare che il solo Brasile negli ultimi venti anni ha quadruplicato l’uso di pesticidi”, scrivono le associazioni allarmate anche dai principi attivi impiegati, molti dei quali sono vietati nell’Unione europea, ma consentiti in questi Paesi.

Un’ulteriore criticità riguarderebbe gli allevamenti e l’uso di antibiotici come promotori della crescita, una pratica proibita in Europa dal 2006. “Tutto questo genera riflessi nefasti per il nostro tessuto produttivo”, lamentano i firmatari dell’appello alla premier, rimarcando che le aziende italiane sarebbero penalizzate da una concorrenza sleale che favorisce una corsa al ribasso dei costi, alimentata dall’assenza di regole comuni e del principio di reciprocità. 

Nonostante l’intenzione della Commissione Europea di includere un addendum per rafforzare gli impegni ambientali su deforestazione e rispetto degli accordi sul clima, “non esistono ad oggi progressi significativi rispetto all’impegno del Brasile”. Secondo alcune stime, l’entrata in vigore dell’accordo Ue-Mercosur potrebbe contribuire alla deforestazione di 1,35 milioni di ettari di foreste, mettendo a rischio uno degli ecosistemi più preziosi del pianeta. Le associazioni ribadiscono che, pur essendo favorevoli agli accordi di libero scambio basati su regole condivise, come l’accordo bilaterale Ue-Giappone, “queste condizioni sono del tutto assenti nell’accordo Ue-Mercosur”.
Infine, chiedono con forza che il Governo italiano si opponga alla firma dell’accordo finché non saranno introdotti quei principi di reciprocità e regole condivise per la filiera agroalimentare, necessari non solo per proteggere le imprese italiane, ma anche per tutelare i lavoratori e garantire un lavoro etico. “Crediamo – si conclude nella missiva – che una stretta collaborazione con altri Stati membri dell’Ue, come la Francia, che condividono le nostre preoccupazioni, possa impedire l’approvazione dell’accordo nella sua attuale forma”.

Articoli correlati

Pesca, una ricerca della Flai per tenere insieme ambiente e occupazione

Sostenibilità energetica, sociale ed economica per guardare al futuro  Salvare il pianeta, il mare, il lavoro. Sono queste le tre priorità alla base della nuova...

Dl flussi, Flai Cgil: “Uno specchietto per le allodole, con un approccio sbagliato, securitario e non inclusivo”

“Le misure varate dal Consiglio dei ministri sul caporalato, messe in relazione con il meccanismo dei flussi, rischiano di essere uno specchietto per le...

Servizio civile: Cgil e Flai, no a introduzione in agricoltura, Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo

“Lo Stato deve combattere lo sfruttamento, non incentivarlo. Il lavoro agricolo deve essere riconosciuto e valorizzato, non ridotto a un’esperienza di servizio civile che...