A Sermide per la dignità e la qualità del lavoro nelle campagne

Incastonata fra tre regioni, Sermide è un pezzo di storia del movimento dei braccianti dell’Otto-Novecento. Questo centro del mantovano sembra la cornice ideale per ospitare il convegno sul ‘lavoro di dignità e qualità nelle campagne’, un’ iniziativa sul ‘protocollo Sermide’, organizzata da Fondazione Metes, Flai Cgil Manova e Flai Cgil Lombardia per valorizzare le buone pratiche in agricoltura, per non abbassare la guardia su un settore troppo spesso vittima di caporali e sfruttatori senza scrupoli, con zone grigie dove si perdono dignità e diritti di lavoratrici e lavoratori. Una direzione di marcia, un metodo di lavoro che ha radici lontane, lo dimostra un ritaglio di giornale del 2013 che riporta la replica della Flai Cgil Lombardia all’allora assessore regionale Gianni Fava. Nel mirino era finita la campagna della Cgil, partita dalle melonaie sermidesi, con la distribuzione di acqua ai braccianti ‘invisibili’. “La invito a seguirci nel Bresciano, nel Pavese e in Valtellina dove saremo nelle prossime settimane – ribatteva l’allora segretario generale della Flai Lombardia Marco Bernami – La invito personalmente a farsi promotore di un protocollo d’intesa lombardo con tutte le parti sociali che sono coinvolte sul tema, cosa che in altre Regioni è già avvenuta anche per merito nostro. Ci si augura che anche lei, come noi, sostenga che debbano essere gli stessi agricoltori ‘dal volto umano’ lombardi a segnalare le mele marce al loro interno”. Dieci anni dopo, dieci anni di lotte e conquiste, una su tutte la legge 199 del 2016 sul caporalato, la Flai Cgil è ancora in campo con il sindacato di strada, a fianco dei lavoratori. E’ a Sermide seduta a un tavolo con tutti gli stakeholder in una battaglia civile per diritti da difendere e rivendicare che non avrà fine, perché ragione fondante del sindacato. Nella stanza sul Po del centro di educazione ambientale teleferica, in via Argine Po, è lo stesso Marco Bermani, presidente della fondazione Metes, a tirare le somme di un’intensa discussione sul ‘protocollo Sermide’, che ha visto come protagonisti istituzioni, parti sociali, associazioni datoriali, ricercatori, avvocati, con analisi, raccolte di dati, indici di congruità, verifiche e ispezioni. Una buona agricoltura deve favorire un’efficace azione di contrasto preventivo e di lotta al lavoro sommerso, irregolare. Questo grazie a una rete di soggetti che operano nella promozione della legalità, promuovendo accordi a livello locale. Massimiliano D’Alessio, Fondazione Metes, modera e anima un dibattito che registra il saluto del sindaco di Sermide e Felonica, Mirco Brotesi,  gli interventi del segretario generale Flai Cgil Lombardia, Alberto Semeraro, di Felicetta Carillo e Rita Iacono, ricercatrici del Crea Pb Lombardia, per dare il quadro dell’agricoltura e del mercato del lavoro agricolo nella provincia di Mantova. Prendono la parola fra gli altri Corrado Cattani, presidente dei Consorzi vini mantovani, Erminia Comencini, Coldiretti Mantova, l’assessore all’agricoltura del Comune di Sermide Felonica, Paolo Calzolari, il segretario provinciale Flai Cgil Mantova Ivan Papazzoni, un’intera squadra a lavoro per garantire coltivazioni e produzioni agricole di qualità, unica strada per tenere insieme in un circuito virtuoso le imprese, i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali, le istituzioni.  

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