Beyers Castel Maggiore, scuola di solidarietà

Anche le lavoratrici de La Perla e i ‘cugini’ di Coind al presidio di protesta, alla fine c’è tempo anche per uno spettacolo di magia

Trentaquattresimo giorno di sciopero e di lotta alla Beyers Caffè Italia dopo la comunicazione aziendale del 15 marzo di procedere con la chiusura totale dello stabilimento di Castel Maggiore, e il conseguente licenziamento di tutti i dipendenti. “L’azienda non vuole percorrere strade alternative, trovare soluzioni insieme alle istituzioni e alle parti sociali – spiega il segretario della Flai Cgil di Bologna Marco Ramponi – inaccettabile rifiutarsi di collaborare, almeno per attutire l’impatto sociale. Siamo molto preoccupati per un intero settore che che fatica, strangolato dall’estrema concorrenza”. La protesta continua, almeno fino al prossimo tavolo di trattativa fissato per il 23, e non manca la solidarietà, quella delle lavoratrici de La Perla, con l’immancabile maglietta rossa ‘siamo storia, presente e futuro’, dei ‘cugini’ Coind, anch’essi nel settore del caffè, nel segno di quell’unione tra lavoratrici e lavoratori che è tratto distintivo del sindacato e delle forze di sinistra. Perché l’unione fa la forza soprattutto quando il lavoro è a rischio. Alla fine c’è tempo anche per un improvvisato spettacolo di magia. Magari quella riesce a far cambiare idea al management aziendale. 

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