Biancoforno di Pisa, nuovo attacco al sindacato. Flai: Sospensione punitiva per la nostra delegata

Alla Biancoforno di Fornacette, in provincia di Pisa, non si fermano le ritorsioni verso lavoratrici e lavoratori rei di chiedere il rispetto delle norme e dei contratti. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando una delegata della Cgil «è stata sospesa precauzionalmente – si legge in una nota della Flai Pisa – per aver fatto semplicemente il proprio dovere: difendere i diritti dei colleghi e delle colleghe. Un atto coraggioso che non può che essere punito in un’azienda che predilige l’obbedienza cieca piuttosto che il confronto e la giustizia». 

«Biancoforno ha pensato che, punendo chi difende la dignità del lavoro, avrebbe fermato la lotta per i diritti», prosegue la nota. «Ma si sbagliano. La Flai Cgil non si piega e lotterà con tutte le forze per difendere chi ha il coraggio di alzare la testa, perché difendere i diritti non è mai un crimine, e non permetteremo che questa ingiustizia resti impunita». 

Il sindacato, si legge ancora nel comunicato della Flai Pisa, «è unito e compatto e tutta l’organizzazione è dalla parte della nostra delegata. Non ci faremo intimidire e percorreremo tutte le strade legali possibili per difendere chi, come lei, ha avuto il coraggio di alzare la testa e proteggere i lavoratori». 

«I delegati sono il cuore pulsante della nostra organizzazione» commenta la segretaria generale Flai Pisa Natasha Merola. «In alcune aziende – prosegue – dedicare la propria vita al sindacato richiede un coraggio che va oltre la semplice forza: è un atto di resistenza quotidiana». È con questa consapevolezza che Merola aggiunge, a proposito della delegata sospesa: «La compagna non sarà sola neanche un secondo in questa battaglia, proseguiremo la nostra lotta insieme».

La vicenda è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie che ha visto sindacato e titolari dell’azienda confrontarsi su tutele e prerogative dei lavoratori, spesso calpestate o messe in secondo piano. Nella scorsa primavera la vertenza sui turni comunicati soltanto il pomeriggio prima, sugli spazi negati per fare assemblea in azienda, in un contesto di ostilità più o meno velata verso le rappresentanze sindacali, era culminata con l’assemblea-presidio del 14 maggio di fronte ai cancelli della azienda, alla presenza del segretario generale della Flai Giovanni Mininni e del segretario generale Cgil Toscana Rossano Rossi. 

Negli stessi giorni in cui veniva organizzato il presidio, era arrivata dalla proprietà della Biancoforno una querela alla segretaria generale Flai Pisa Natasha Merola, archiviata dal Gip del Tribunale di Pisa lo scorso novembre. Una prima vittoria nell’aule di giustizia, seguita da quella di dicembre, quando il giudice del lavoro ha riconosciuto la violazione dello Statuto dei lavoratori per comportamento antisindacale da parte della proprietà che aveva utilizzato impropriamente telecamere all’interno e all’esterno dello stabilimento. 

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