BiancoForno Pisa, assemblea sindacale in azienda, è una notizia

La lotta delle lavoratrici e dei lavoratori ha pagato, un primo risultato in una vertenza in cui la proprietà si ostina ad usare un’organizzazione del lavoro ottocentesca

In BiancoForno finalmente si è fatta un’assemblea sindacale all’interno dello stabilimento. I 196 addetti dell’azienda di prodotti dolciari di Fornacette nel pisano – compresa una trentina di interinali con 10, 15 anni di anzianità di servizio senza mai assunzioni dirette – sono stati costretti per anni ad aspettare via whatsapp i turni di lavoro. Turni che poi non si sa quando finiscono, visto che è il caporeparto con una pacca sulla spalla a dare lo stop alla giornata, oppure a comunicare verbalmente che si deve continuare a lavorare ancora ‘per esigenze produttive’.

La secchiata d’acqua che aveva fatto traboccare un vaso già colmo da anni era stata la querela per diffamazione di Natasha Merola, segretaria provinciale pisana della Flai, accusata dai fratelli Lami di averli insultati con un messaggio whatsapp, indirizzato peraltro solo alle lavoratrici e ai lavoratori tesserati con la categoria della Cgil. Una denuncia arrivata quando, grazie alla mediazione di Unionfood, era stato congelato uno sciopero indetto su una vertenza che riguardava anche altri aspetti poco chiari della vita quotidiana in azienda. Come, ad esempio, la storica indisponibilità della proprietà e del management a far svolgere, come da contratto, assemblee sindacali all’interno della fabbrica. 

Così per oggi era stata fissata un’assemblea in un parcheggio pubblico nelle immediate vicinanze di BiancoForno, un’assemblea generale della Cgil di Pisa e di tutte le categorie con la Flai nazionale e la Cgil regionale. “E’ arrivata alla segretaria della Flai Cgil una comunicazione dei consulenti della BiancoForno – spiega una nota stampa – con la quale l’azienda si è resa disponibile a consentire lo svolgimento dell’assemblea retribuita all’interno del perimetro dello stabilimento, precisamente nei piazzali della proprietà”. Nella stessa comunicazione, BiancoForno ha manifestato anche la disponibilità per un incontro in tempi brevi, la data proposta è il prossimo primo luglio. “Alla luce delle disponibilità arrivate dall’azienda BiancoForno, considerando soprattutto che fino ad oggi ci era sempre stata preclusa la possibilità di effettuare l’assemblea retribuita all’interno del perimetro aziendale, abbiamo ritenuto di dover cogliere questo elemento positivo e per queste ragioni abbiamo annullato l’iniziativa programmata – sottolinea la nota – Sappiamo bene che questo è solo un primo passo, che la strada è ancora lunga, e per queste ragioni siamo ancor più determinati e di certo non abbasseremo la guardia”. La lotta inizia a pagare. “Siamo però abituati a ricercare ogni volta le soluzioni possibili, perché, come sempre, il conflitto non è un fine, ma un mezzo per portare dei miglioramenti alle persone che intendiamo tutelare e difendere – spiega il sindacato –  Questo primo punto a favore della nostra vertenza con BiancoForno, è frutto soprattutto della lotta e della determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’azienda, che sempre di più stanno dimostrando a tutti noi cosa vuol dire fare sindacato”. Un primo dolcino per lavoratrici e lavoratori della BiancoForno di Fornacette.

Gli operai della Biancoforno resisteranno un minuto più del padrone, l’articolo su Collettiva

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