Campania, 10 maggio lavoratori idraulico forestali in sciopero

In piazza per chiedere sicurezza sul futuro, stanchi di una condizione di precarietà frutto di una mancanza di visione strategica, che non valorizza un settore essenziale per la salvaguardia del territorio in un periodo di cambiamenti climatici

Da diverse settimane è partito il percorso assembleare indetto da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Campania, per discutere con le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali delle condizioni di lavoro e delle rivendicazioni sindacali che hanno portato allo stato di agitazione e allo sciopero di domani 10 maggio. Il malcontento registrato è tangibile ed allarmante. Le lavoratrici e i lavoratori sono stufi della mancanza di risposte concrete da parte della Regione, che continua a disattendere le promesse di stabilizzazione e di sicurezza economica e contrattuale.

Anche se è stato ottenuto il blocco dell’utilizzo dei lavoratori in somministrazione per la realizzazione degli interventi programmati con il Depf 2024/2026, i lavoratori forestali si dichiarano sempre più decisi a lottare per i propri diritti. Il 10 maggio sarà una giornata di mobilitazione e protesta. “La determinazione di questi lavoratori è forte e non si fermerà e anche noi, con i nostri gruppi dirigenti, siamo pronti a combattere al loro fianco – spiegano Fai, Flai e Uila – e per questo chiediamo un’immediata presa d’atto da parte della Regione Campania e un impegno concreto per porre fine a questa situazione insostenibile e garantire un futuro dignitoso per tutte le lavoratrici e i lavoratori idraulico-forestali”.

“Il 18 aprile, a termine della riunione del ‘Tavolo Regionale per la tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio forestale’ – ricordano le organizzazioni sindacali – abbiamo espresso profonda preoccupazione per la mancanza di progressi significativi riguardo alla modifica dell’articolo 30, comma 4 bis, della Legge Regionale 11/96, concernente lo sblocco del turnover nel settore della forestazione. Sebbene si sia ottenuto il blocco dell’utilizzo dei lavoratori in somministrazione per interventi di forestazione e bonifica montana, grazie agli sforzi dell’assessore Nicola Caputo e della Direzione Generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali, siamo delusi dall’immobilità delle istituzioni regionali e dalla mancanza di soluzioni concrete”.

Fai, Flai e Uila sottolineano che la lotta sindacale continuerà “finché i vertici della Regione Campania non garantiranno la trasformazione a tempo indeterminato dei circa 1000 precari storici nel settore forestale. Questi lavoratori e le loro famiglie vivono da anni in una

condizione di precarietà a causa di una mancanza di visione strategica regionale miope, che nega loro la sicurezza e non valorizza il settore forestale, essenziale per la sicurezza del territorio in un periodo di cambiamenti climatici. Chiediamo al Presidente De Luca di ascoltare le nostre richieste e porre fine a questa vertenza storica, impegnandosi a rilanciare il settore forestale per un futuro sostenibile”.

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