Caporalato: Cgil e Flai, ‘da Pnrr 35 milioni a 8 Comuni siciliani per alloggi e servizi a migranti’

‘Prefetture monitorino situazione per evitare che risorse vadano perse’

Più di 35 milioni sono stanziati dal Pnrr per il superamento degli insediamenti abusivi di migranti, con la costruzione o la ristrutturazione di alloggi e la messa disposizione di servizi a partire dai trasporti. Potranno usufruirne otto Comuni siciliani delle province di Agrigento, Trapani, Ragusa, Siracusa, Catania (Ribera, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Salemi, Petrosino, Ispica, Siracusa, Scordia), che ne hanno fatto richiesta e che dovranno avviare i progetti relativi. La Cgil e la Flai siciliane hanno chiesto alle Prefetture, sotto le cui competenze ricadono i Comuni in questione, di convocare al più presto il Consiglio territoriale per l’immigrazione per “monitorare la situazione, evitando il rischio che queste risorse vadano perdute”. “Ripristinare condizioni di accoglienza civile – dicono Tonino Russo, segretario generale della Flai Sicilia, e Francesco Lucchesi, segretario regionale Cgil – è un importante passo avanti di civiltà e per il contrasto allo sfruttamento del lavoro e al caporalato”. 

“I migranti dei centri abusivi sono lavoratrici e lavoratori impegnati nei campi e in altre occupazioni, il più delle volte in condizioni di sottosalario, sfruttamento, soggezione – spiegano – Mettere a disposizione alloggi e servizi dignitosi è importante, anche se non è l’unica delle iniziative necessarie per dare valore ai diritti, all’accoglienza, al lavoro. Noi proseguiamo con la nostra iniziativa di denuncia, con la battaglia su obiettivi come quello del collocamento agricolo pubblico per la trasparenza e il contrasto al caporalato e quello di fondo dell’abolizione della legge Bossi-Fini”, concludo Russo e Lucchesi.

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