Ciao Sandra

A Cerreto Guidi tante emozioni al ricordo della sindacalista che se ne è andata troppo presto

L’ulivo piantato in memoria di Sandra alla Casa del popolo di Cerreto Guidi, nell’empolese valdelsa, è il pensiero più bello. Un simbolo universale di pace in un mondo impazzito, infettato dalle guerre. Quelle più conosciute e quelle nascoste, che invariabilmente falcidiano la popolazione civile e arricchiscono i mercanti d’armi, quei comparti militar-industriali contro cui a più riprese si è levata la voce di Papa Bergolio. Scambiamoci segni di pace per ricordare una grande lavoratrice, appassionata, leale, coraggiosa e trasparente sindacalista, solare e amante della vita. Classe 1968, Sandra Cappellini, origini di Cerreto Guidi, aveva iniziato a lavorare alla Sammontana di Empoli, per diventarne presto delegata sindacale da iscritta Flai, di cui è poi diventata segretario generale provinciale. In seguito è stata eletta segretaria regionale di Cgil Toscana. E’ stata anche membro del Direttivo nazionale della Cgil. 

La biblioteca comunale “Emma Perodi” di Cerreto si trasforma in una bella assemblea sindacale come quelle di una volta. Come quelle con Sandra Cappellini, dove la parola ‘io’ non esisteva, ed esisteva solo la parola ‘noi’. Un collettivo umano, sindacale, politico pronto a ricordare la compagna strappata troppo presto alla vita, senza retorica e inutili frasi in burocratese, quelle che lei non sopportava, criticandole con il memorabile detto “troppa trama”. La commozione c’è ma viene trattenuta, perché in fondo ogni giornata come questa, in ricordo di Sandra, diventa una piccola festa dove compagni vecchi e nuovi hanno modo di trovarsi, abbracciarsi, raccontarsi frammenti di vita.  

L’iniziativa è stata organizzata dalla Cgil Toscana, dalla Flai Cgil Toscana, nazionale e di Firenze, Spi Cgil empolese, col patrocinio del Comune di Cerreto Guidi e della biblioteca. “Forse oggi ‘troppo trama’ ce lo avresti detto, ma non potevamo esimerci. Ti abbiamo ricordata, dieci anni dopo, come volevamo, in tante e in tanti, nella tua Cerreto Guidi. Ci manchi, ma un pezzo di te, amica, sindacalista, militante, donna generosa e libera, resta sempre ben saldo dentro ognuno e ognuna di noi”. Era un’operaia della Sammontana Sandra, una delegata di base, poi una dirigente sindacale. Una vita piena, anche nel privato come ha ricordato un commosso Rossano Rossi, segretario generale della Cgil Toscana, interrotta solo da un’incredibile fatalità. Hanno lavorato in fabbrica fianco a fianco Rossano e Sandra. Intervengono Ilaria Cecconi e Pasquale Bianco, delegati di oggi della Sammontana di Empoli, e prende la parola anche Francesco Baccanelli, segretario generale Flai Cgil Firenze, distaccato, guarda un po’, proprio dalla Sammontana. Allora si capisce perché, ad ogni corteo e ad ogni manifestazione sindacale ci sia sempre il grande striscione rosso della Rsu Sammontana. Una scuola operaia di prima classe, se ce ne è una, sopravvissuta al post-fordismo.

Dopo la proiezione video-ricordo (GUARDA), la sindaca di Cerreto Guidi, Simona Rossetti, saluta e ringrazia, unendo al ricordo dell’assemblea quello dell’intera cittadinanza, perché Sandra era di qui, una meravigliosa cittadina nel cuore della Toscana dove tutti conoscono tutti, e dove la solidarietà è una parola concreta. Introduce Maurizio Brotini Presidente Ires Toscana, intervengono Andrea Gambillara, segretario nazionale Flai Cgil (“continuiamo a lottare, in ogni luogo di lavoro, così come faceva Sandra”), Mirko Borselli, Segretario generale Flai Cgil Toscana, Simona Lelli, Flai Cgil Toscana, Arianna Cappellini, nipote di Sandra; Silvano Pini, Spi Cgil Empoli, le conclusioni sono del segretario Rossi.

Al termine dell’incontro tutti in corteo, fino all’Ulivo piantato davanti alla Casa del popolo in memoria di Sandra. Dopo la pioggia è uscito il sole, anche il tempo sorride e lancia un bacio a una sindacalista con la esse maiuscola. Non ti dimenticheremo Sandra, questo ulivo è per te.

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