‘Diritti in strada’ a San Benedetto dei Marsi, riparte la carovana di Flai e Cgil l’Aquila 

Non vogliamo aspettare le persone presso le nostre sedi per risolvere i loro problemi. Siamo noi a raggiungere i lavoratori lì dove si trovano”

È ancora in movimento, da ieri 8 dicembre, la Carovana dei diritti della Cgil dell’Aquila con il nuovo progetto “Diritti in strada”.

“Infatti, proprio nella giornata di ieri – raccontano i segretari generali di Flai Cgil e Cgil L’Aquila, Luigi Antonetti e Francesco Marrelli – presso il Comune di San Benedetto dei Marsi, durante lo svolgimento del mercato rionale, con il camper della Cgil, abbiamo raccolto decine di richieste da parte dei lavoratori e delle lavoratrici migranti. In tale contesto, abbiamo anche fornito, rispetto a tutte quelle richieste, risposte e informazioni adeguate, con il prezioso supporto legale dei nostri avvocati convenzionati Arselinda Shoshi ed Enrico Tedeschi”.

“Con il progetto “Diritti in strada” – spiegano – vogliamo, in particolare, far sì che le comunità migranti conoscano e si affidino al sindacato, uscendo dalla logica della sede sindacale stanziale. In altre parole, non intendiamo aspettare che le persone si rechino presso le nostre sedi, per risolvere i loro problemi, ma siamo noi a raggiungere le stesse persone lì dove si trovano”.

Il sindacato di strada è un sindacato in movimento, attento alle persone e ai luoghi che quelle persone frequentano, in modo tale da conoscere più approfonditamente la realtà che i lavoratori e le lavoratrici vivono quotidianamente e poterne fare parte, facendo sentire accolti quei lavoratori e quelle lavoratrici e favorendone l’inclusione, anche a mezzo della rivendicazione dei loro diritti.

“Supportiamo, più specificamente, le persone per quanto riguarda la domanda di asilo, la domanda di rilascio, rinnovo, conversione del permesso di soggiorno, i ricorsi avverso espulsioni o dinieghi, l’acquisizione della cittadinanza italiana, il ricongiungimento familiare, fornendo assistenza ai lavoratori e alle lavoratrici anche negli uffici pubblici, Questura e Prefettura”, sottolineano Antonetti e Marrelli.

La giornata di ieri è stata solo la prima di altre numerose tappe che, il camper della Cgil farà, attraversando l’intera Provincia dell’Aquila, perché informare i lavoratori e le lavoratrici migranti sui loro diritti è il presupposto fondamentale per favorirne l’integrazione e l’inclusione nel nostro tessuto sociale.

La Cgil segnala che nella Provincia del capoluogo abruzzese sono migliaia le donne e gli uomini stranieri per nascita, che decidono di restare sul territorio. “Occorre, quindi, incentivare una vera e propria cultura dell’incontro, progettando insieme modelli di accoglienza, integrazione ed inclusione, per valorizzare la presenza dei migranti come una risorsa e favorendone il radicamento territoriale”.

“Bisogna superare definitivamente la narrazione dell’emergenza – concludono i sindacalisti – costruire una fattiva collaborazione tra istituzioni locali, ministeri di competenza, associazioni, parti sociali, comunità delle migranti e dei migranti e tutti i soggetti attivi del Terzo Settore, affinché nessuno si senta escluso, ma, al contrario, tutte e tutti possano essere parte attiva della crescita sociale ed economica della Provincia dell’Aquila. Apparteniamo, infatti, tutte e tutti a questo territorio e siamo chiamati ad abitarlo responsabilmente, senza confini e barriere”.

Articoli correlati

Pini acquisisce Vismara, salvi 162 posti di lavoro. I sindacati: Svolta per lavoratori e territorio

La Vismara va al gruppo Pini e i 162 dipendenti dello stabilimento di salumi di Casatenovo (Lecco) possono così tirare un sospiro di sollievo....

Peste suina, la Regione Lombardia chiede al governo ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori della filiera

Sul fronte dell’emergenza Peste suina africana, il Consiglio regionale della Lombardia batte un colpo. Si è tenuta stamani un’audizione congiunta delle commissioni Attività produttive...

Mantova, allarme aviaria negli allevamenti. Flai: Subito risposte per i lavoratori

Sarebbero già circa 700mila i capi abbattuti nel settore avicolo a causa di vari focolai della malattia nel mantovano. Ivan Papazzoni, segretario generale territoriale:...