Il miracolo del latte

Salvataggio Parmalat vent’anni dopo, il lavoro dà vita al futuro

Progettato da Renzo Piano e inaugurato all’alba del secolo, l’Auditorium Paganini è uno dei gioielli architettonici di Parma, ed è stato costruito nell’area dove sorgeva lo storico stabilimento dello zuccherificio Eridania. Più o meno negli stessi anni, dal fallimento della Parmalat di Callisto Tanzi, come l’araba fenice, nasceva una nuova Parmalat grazie anche e soprattutto all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori. Oggi un convegno ha ricordato quei momenti drammatici per l’azienda per le migliaia di dipendenti, per i tanti allevatori ed agricoltori che ruotavano intorno alla galassia Parmalat, un’ occasione per riflettere sul passato con i protagonisti di allora, e sul futuro delle produzioni agroalimentari, con sindacati di categoria, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, associazioni degli industriali e mondo delle istituzioni. Nonostante il crack lavoratrici e lavoratori della Parmalat tennero ostinatamente in funzione le linee produttive, persino nei momenti più difficili, quando non si sapeva neppure se sarebbe arrivato lo stipendio o meno. Di qui la dimostrazione che, anche quando tutto sembra perduto, è il lavoro che dà vita al futuro, come spiega il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E’ così che è rinata ed è stata rilanciata la nuova Parmalat, oggi parte strategica di un’importante multinazionale come Lactalis. Diego Savi, Rsu Parmalat per la Flai Cgil in quei momenti e ancora oggi, si commuove quando ricorda quel periodo così duro. Sono applausi per lui. Il miracolo del latte, emblematico titolo della giornata, è stato soprattutto un miracolo di chi in azienda lavorava e proprio loro a differenza del violinista Niccolò Paganini, celebre per non ripetere le sue vecchie esecuzioni, sono invece pronti a ripercorre da protagonisti il cammino di una di un’azienda simbolo del Made in Italy di qualità.

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