Mantova, caporalato in 25 imprese, Flai: “Nelle campagne con il nostro pulmino per difendere i lavoratori”

Mancata sicurezza e lavoro nero, 37 denunce e multe per 200mila euro

Una ventina di imprenditori agricoli denunciati per caporalato, violazioni in materia di sicurezza e e manodopera clandestina, e più di 200mila euro di sanzioni amministrative. Questo il bilancio di un’operazione condotta nei mesi scorsi dai carabinieri del comando provinciale di Mantova contro lo sfruttamento del lavoro in agricoltura.

Nel corso della scorsa estate sono state controllate trenta aziende agricole, sparse sul territorio provinciale, dall’Alto al Basso Mantovano. Al termine sono state inoltrate venti denunce per violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, sei per caporalato, otto per somministrazione di lavoro irregolare e tre per impiego di manodopera clandestina. 37 denunce che hanno riguardato 25 imprenditori agricoli. Sono state anche inflitte sanzioni amministrative per alcune aziende che hanno impiegato dei lavoratori in nero, per un totale di 63mila euro, e altri 145mila per violazione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Ivan Papazzoni, segretario provinciale Flai Cgil, conosce bene la realtà mantovana: “Già da qualche anno, da giugno a ottobre, come sindacato andiamo nelle campagne con il nostro pulmino per incontrare lavoratrici e lavoratori. Lo facciamo per capire se ci sono situazioni di sfruttamento, e per informare i lavoratori sui loro diritti. A questo punto cercheremo di intensificare la nostra presenza per raccogliere eventuali segnalazioni. Allo stesso modo cercheremo di aumentare la collaborazione con gli enti ispettivi. Ricordo infine che lo sfruttamento del lavoro riguarda i lavoratori, i sindacati, ma anche le parti datoriali, perché chi opera in modo scorretto fa concorrenza sleale rispetto ad aziende che operano regolarmente”. 

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