Mantua.it, un altro infortunio dopo lo sciopero per la sicurezza. Flai: Servono risposte concrete

L’episodio, di lieve entità, ha coinvolto una dipendente dello stabilimento di Castelbelforte, in provincia di Mantova. Lo scorso 14 febbraio i lavoratori dell’azienda gruppo Italpizza avevano protestato per i ritmi “insostenibili”. Il 5 marzo è previsto un incontro tra le parti

Un altro infortunio sul lavoro nello stabilimento Mantua.it (l’ex Mantua Surgelati, gruppo Italpizza, ndr) di Castelbelforte, comune in provincia di Mantova. Secondo le ricostruzioni della vicenda, ieri alle 2:30 del mattino una dipendente è rimasta incastrata per alcuni secondi col braccio tra una parete di metallo e un aspiratore. Sul posto sono intervenuti i sanitari che hanno trasportato la donna all’ospedale di Mantova, con una ferita di lieve entità. Presenti anche i carabinieri e gli ispettori del servizio prevenzione e sicurezza della Ats Valpadana.

Per protestare contro le condizioni di lavoro alla Mantua.it, giudicate inaccettabili, lo scorso 14 febbraio si era tenuto uno sciopero di due ore, convocato da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil. La protesta era scattata dopo che un altro lavoratore, sempre nello stabilimento di Castelbelforte, aveva accusato un malore, vicenda che aveva evidenziato lacune nelle procedure di primo soccorso e ritmi di lavoro pesanti e insostenibili.

Il caso di ieri «si aggiunge alla lista di infortuni avvenuti in azienda», commenta la Flai Cgil di Mantova in una nota. «Questi incidenti purtroppo indicano l’inefficacia dell’azienda nell’assicurare la sicurezza dei propri lavoratori – prosegue il comunicato -. L’episodio che ha coinvolto una dipendente, fortunatamente senza gravi conseguenze, conferma ancora una volta quanto denunciamo da tempo».

«I ritmi di lavoro eccessivi, la conseguente riduzione d’organico, lo stress correlato e una cultura aziendale che non pone la sicurezza al primo posto sono fattori determinanti che contribuiscono alla continua crescita degli incidenti sul lavoro – si legge ancora nella nota -. La gestione delle risorse umane e la creazione di un ambiente che valorizzi la salute dei lavoratori sono fondamentali per garantire la sicurezza».

La Flai, chiosa il comunicato stampa, «non può più accettare che le parole siano seguite da azioni inadeguate o promesse vuote, devono invece tradursi in comportamenti concreti, altrimenti il rischio di infortuni continuerà a crescere. A seguito alla mobilitazione del 14 febbraio, che ha portato alla convocazione di un incontro tra le parti il 5 marzo, la Flai confida in una svolta, vista la disponibilità dell’azienda ad affrontare il tema. In quell’occasione chiederemo con fermezza che si definiscano soluzioni concrete per risolvere definitivamente il problema della sicurezza sul lavoro, perché la sicurezza non è negoziabile».

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