Puglia, centinaia di lavoratori Arif in protesta a Bari. La Regione fa dietrofront

Centinaia di lavoratori dell’Arif, Agenzia regionale attività irrigue e forestali, hanno protestato davanti alla Regione Puglia, a Bari. Una mobilitazione organizzata dai sindacati dell’agroindustria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil pugliesi, nata dall’approvazione in Consiglio regionale di una legge che prevede l’applicazione del contratto collettivo nazionale delle funzioni locali per i 745 dipendenti anziché il contratto collettivo nazionale idraulico-forestale e idraulico-agrario. Una scelta, quella della Regione Puglia, che avrebbe penalizzato i lavoratori sia dal punto di vista salariale che contributivo. “Abbiamo impedito una prepotenza bella e buona – commenta Antonio Gaglairdi, segretario regionale Flai Cgil – La Regione pretendeva infatti di trasferire attraverso la legge regionale del 30 novembre 2022 n.30 il contratto da lavoro del settore idraulico-forestale di 745 operai e impiegati in quello delle funzioni locali. Oltre 300 dipendenti dell’Arif questa mattina hanno tenuto un presidio di protesta per non essere penalizzati sul piano salariale e contributivo ma soprattutto per impedire la mortificazione delle professionalità specifiche previste dal contratto per il quale sono stati assunti”. Gagliardi è soddisfatto: “La Regione ha annunciato la revoca della norma, una grande vittoria dei lavoratori. Annunciato anche l’assunzione diretta della cosiddetta ‘platea storica’, circa 350 operai stagionali, applicando l’art 7-bis della Legge 155/2021, che per diversi anni sono stati impiegati attraverso le agenzie di somministrazione”. Un’altra buona notizia.

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