Vertenza Maribrin, lavoratori tutti reintegrati. Toraldo, Flai: “Vinta una battaglia per il lavoro”

Tutti reintegrati i lavoratori a tempo determinato della Maribrin, impianto storico di itticoltura nel brindisino, al termine di una lunga e delicata vertenza iniziata nel luglio del 2022. Dallo scorso 27 marzo l’intera forza lavoro è stata completamente riassorbita, grazie alla mediazione della Flai Cgil Brindisi, della Camera del lavoro e della Flai Cgil Puglia. Premiato il paziente lavoro del sindacato per un esito positivo, per nulla scontato, di una vertenza nata a causa di una serie di difficoltà aziendali dovute sia a mancati rimborsi regionali durante la pandemia, sia al mancato finanziamento di un impianto fotovoltaico per abbattere i costi di produzione, a cui poi si sono aggiunte anche difficoltà legate al mercato (rincaro dei costi dell’energia e altro) che non lasciavano ben sperare in una soluzione. Problemi superati grazie all’impegno della Flai a fianco di lavoratrici e lavoratori, per la tutela dei diritti e dell’occupazione. “La Flai è stata sin dal primo momento accanto ai lavoratori e alle loro famiglie – spiega il segretario generale della Flai Cgil Brindisi, Gabrio Toraldo – anche nelle settimane più difficili della vertenza. Come lo scorso 31 gennaio quando, nella sede della Presidenza della Giunta della regione Puglia, dopo l’incontro con la task force regionale per l’occupazione, l’azienda aveva mostrato una parziale riapertura dicendosi disponibile ad assumere 4 dipendenti, da marzo ad agosto di quest’anno, con la garanzia occupazionale delle 102 giornate lavorative, e dichiarato la volontà di non voler abbandonare il sito di Brindisi, nonostante le difficoltà dovute ai rincari esorbitanti e ad alcune condizioni di mercato, tra cui i costi energetici e dell’ossigeno, cercando di studiare nuove soluzioni”. “Un risultato che non poteva soddisfarci – prosegue Toraldo – dal momento che portava a condizioni di lavoro inaccettabili anche per chi sarebbe stato reintegrato, in quanto il personale sarebbe risultato insufficiente per garantire un adeguato riposo fisiologico nelle coperture dei turni lavorativi h/24, che avrebbero dovuto prevedere l’intero gruppo di lavoratori pre-esistente nel 2022. Siamo andati avanti, una battaglia giusta per salvare tutti i posti di lavoro. Risultato che siamo riusciti ad ottenere lo scorso 27 marzo con la reintegra di tutti i lavoratori, operai a tempo determinato impiegati sull’impianto brindisino”. “Alla fine siamo stati ascoltati – conclude il segretario della Flai –  abbiamo scritto una bella pagina di sindacato, non chiudendo completamente le porte a un rilancio aziendale e sperando anche nelle capacità del ‘Gruppo Eredi Rossi’, leader nel mercato del settore sia in Puglia che in Italia, di lasciare spiragli aperti a nuove assunzioni di ex impiegati ed operai. Per questo ringraziamo non solo l’azienda che ha voluto impegnarsi nel reintegrare la forza lavoro, ma anche tutte le Istituzioni dal prefetto, al sindaco di Brindisi e alla Regione per aver sostenuto – ognuno nella propria sfera di competenze – la Flai e la Cgil adoperandosi con l’unica finalità di restituire occupazione a un gruppo di lavoratori che hanno sempre fatto la loro parte. E che oggi possono con più serenità guardare al loro futuro e quello delle loro famiglie”.

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