(ANSA) – ROMA, 17 GEN – Il caporalato un reato penale.Ā QuestoĀ l’obiettivo di una proposta di legge predisposta dalle categorieĀ Cgil degli edili e dell’agricoltura, Fillea e Flai, che sarĆ Ā presentata lunedƬĀ 24 gennaio a Roma alla presenza del segretarioĀ generale Susanna Camusso nell’ambito della campagnaĀ ”STOPCAPORALATO”. ”Attualmente – spiegano Flai e Fillea – questo crimine,Ā particolarmente diffuso in agricoltura e in edilizia e in cuiĀ sono coinvolti centinaia di migliaia di lavoratori, soprattuttoĀ migranti privati di ogni diritto e ridotti in schiavitĆ¹, vieneĀ punito con una sanzione amministrativa di appena 50 euro”. PerĀ combattere questo fenomeno, sempre piĆ¹ā diffuso e sempre piĆ¹āĀ controllato dalla criminalitĆ organizzata, Fillea e Flai,Ā insieme alla Cgil, propongono, ”al paese e alle forze politicheĀ di inserire nel codice penale il reato di caporalato e diĀ perseguire penalmente chi sottopone i lavoratori alloĀ sfruttamento e alla riduzione in schiavitĆ¹”.
La presentazione della proposta di legge si svolgerĆ il 24Ā gennaio presso il Teatro Ambra Jovinelli di Roma a partire dalleĀ 9.30. (ANSA).
LAVORO: CGIL; STOP A CAPORALATO, ORA DIVENTI UN REATO
OGGI SANZIONE DA ‘APPENA’ 50 EURO PER OGNI INGAGGIATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Le categorie Cgil degli edili eĀ dell’agricoltura, Fillea e Flai, insieme alla ConfederazioneĀ lanciano la campagna dal titolo ‘Stop caporalato’, conĀ l’obiettivo di inserire nell’ordinamento penale il reato diĀ caporalato, che, invece, oggi ”e’ punito in caso di flagranza –Ā fanno sapere le due organizzazioni – con una sanzioneĀ amministrativa di appena 50 euro per ogni lavoratoreĀ ingaggiato”. A questo scopo Fillea e Flai hanno messo a puntoĀ una proposta di legge: ”l’affidiamo alle forze politiche edĀ alle commissioni parlamentari – spiegano – con la convinzioneĀ che si possa in breve tempo giungere ad un testo condiviso eĀ alla sua rapida approvazione”. (ANSA).
LAVORO: CGIL; IN CAMPI E CANTIERI 550.000 SOTTO CAPORALE
STIME FLAI E FILLEA
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Tra campi e cantieri sono circaĀ 550.000 le persone che in Italia lavorano sotto caporale. SonoĀ questi i numeri che emergono dalle stime della Flai-Cgil, cheĀ per il settore agricolo ne calcola 400 mila, e dellaĀ Fillea-Cgil, che per l’edilizia ne conta almeno 150 milaĀ (ANSA).
LAVORO: CGIL; IN CAMPI E CANTIERI 550.000 SOTTO CAPORALE (2)
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Nell’edilizia durante ”gli ultimiĀ anni abbiamo assistito ad una forte espansione degli interessiĀ delle organizzazioni criminali. A causa della crisi,Ā dell’assenza di investimenti, della frammentazione e del sistemaĀ di gare al massimo ribasso, esse hanno potuto investireĀ indisturbate denaro da ripulire e proprie imprese”, spiega laĀ Fillea-Cgil. E, appunto, aggiunge: ”L’ultimo grande business ĆØĀ quello della gestione della manodopera. Si stima che almeno 150Ā mila siano i lavoratori gestiti dai caporali”. Ā Inoltre, guardando all’agricoltura, secondo la Flai-Cgil, ciĀ sono ”400 mila lavoratori che vivono sotto caporale” e ”60Ā mila lavoratori vivono in condizioni di assoluto degrado, inĀ alloggi di fortuna e sprovvisti dei minimi requisiti diĀ vivibilitĆ ed agibilitĆ ”. (ANSA).
LAVORO:CAMUSSO,CAPORALATO E’ FORMA TRATTA,SIA REATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – ”Bisogna riconoscere la natura diĀ reato, la tratta delle persone qualsiasi sia la sua forma ĆØ unĀ reato”. Cosi’ il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso, ha parlato del caporalato i occasione dell’assembleaĀ nazionale dei quadri Flai e Fillea, dove ĆØ stata presentata unaĀ proposta di legge sul tema.Ā Ne consegue, ha aggiunto Camusso, l’esistenza di unĀ ”problema di appalti, subappalti, criminalitĆ organizzata”Ā che insieme al caporalato ”riguarda l’Italia sia che del nordĀ che del sud”.(ANSA).
LAVORO:MINISTERO, SANZIONI PENALI PER CHI SFRUTTA MANOVALANZA
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Le sanzioni penali per chi sfrutta laĀ manovalanza ci sono giĆ e il Ministero del Lavoro – in una notaĀ – ”evidenzia che proprio in tema di somministrazione e
intermediazione illecita di manodopera e’ da ultimo intervenutoĀ proprio il Decreto legislativo n. 276/2003 (di attuazione dellaĀ legge Biagi) che, all’art. 18 comma 1, prevede sanzioni di
carattere penale anche e soprattutto per fronteggiare ilĀ fenomeno del caporalato”.
Il Ministero si riferisce alle notizie emerse oggi inĀ occasione dell’assemblea nazionale dei quadri e dei delegatiĀ Flai e Fillea. ”E’ stato presentato un documento di propostaĀ legislativa – ricorda il Ministero – volto ad introdurreĀ specifiche sanzioni di natura penale per contrastare il fenomenoĀ del caporalato. Da quanto si apprende, coloro che sonoĀ intervenuti all’assemblea hanno infatti denunciato l’assenza diĀ adeguate sanzioni di carattere penale, evidenziando invece laĀ sola applicabilitĆ di una ‘sanzione amministrativa di 50 euro
al giorno per chi si dedica allo sfruttamento dellaĀ manovalanza”’. Il Ministero pero’ ricorda che la legge Ā stabilisce: in caso di somministrazione illecita la penaĀ dell’ammenda di 50 euro per ogni lavoratore occupato e per ogniĀ giornata di lavoro. Se vi e’ sfruttamento dei minori la pena ĆØĀ dell’arresto fino a 18 mesi e l’ammenda ĆØ aumentata fino alĀ sestuplo; in caso di intermediazione illecita la penaĀ dell’arresto fino a sei mesi e dell’ammenda da 1500 a 7500 euro.Ā Se non vi ĆØ scopo di lucro la pena ĆØ dell’ammenda da 500 euroĀ fino a 2500. Se vi ĆØ sfruttamento dei minori la pena ĆØĀ dell’arresto fino a 18 mesi e l’ammenda ĆØ aumentata fino alĀ sestuplo.(ANSA).
ANSA/ LAVORO:CGIL,BASTA MERCANTI BRACCIA,CAPORALATO REATO PENALE
MULTA E’ IRRISORIA: VALE 50 EURO PER LAVORATORE INGAGGIATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Cinquanta euro. E’ la multa cheĀ pagano, se sorpresi in flagrante, i ‘caporali’, quei mercanti diĀ braccia che sulle piazze dei paesi del sud o nelle periferiaĀ urbane ingaggiano lavoratori, spesso per pochi euro, daĀ destinare ai lavori agricoli e nei cantieri edili. Ma ora quellaĀ sanzione amministrativa ”di appena 50 euro per ogni lavoratore
ingaggiato” deve diventare reato penale, chiedono i sindacatiĀ di categoria degli edili e dell’agricoltura, Fillea e Flai, eĀ tutta la Cgil. E per questo hanno messo a punto una proposta diĀ legge, affidata ”alle forze politiche e alle commissioniĀ parlamentari, con la convinzione che si possa in breve tempoĀ giungere ad un testo condiviso e alla sua rapida approvazione”Ā ”Bisogna riconoscere la natura di reato: la tratta delleĀ persone, qualsiasi sia la sua forma, ĆØ un reato”, ha detto ilĀ segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando all’Ā assemblea nazionale dei quadri Flai e Fillea, dove ĆØ stataĀ presentata la proposta di legge. Ne consegue, ha aggiunto, Ā l’esistenza di un ”problema di appalti, subappalti, criminalitĆ Ā organizzata” che, insieme al caporalato, ”riguarda l’ItaliaĀ sia che del nord che del sud”.Ā Le sanzioni penali ci sono giĆ , replica perĆ² il ministeroĀ del Lavoro. La legge – viene ricordato in una nota – stabilisceĀ che ”in caso di intermediazione illecita c’e’ l’arresto fino aĀ sei mesi e un’ammenda da 1.500 a 7.500 euro. Se non c’ĆØ scopoĀ di lucro l’ammenda va da 500 euro fino a 2.500. E se c’ĆØĀ sfruttamento dei minori, ĆØ previsto l’arresto fino a 18 mesi,Ā mentre l’ammenda e’ aumentata fino al sestuplo”.Ā Secondo le stime di Flai-Cgil, sono 400mila i lavoratori inĀ agricoltura che vivono sotto caporale, e 60mila di loro vivonoĀ in condizioni di assoluto degrado, in alloggi di fortuna eĀ sprovvisti dei minimi requisiti di vivibilita’, come ha messo inĀ luce il caso di Rosarno, un anno fa. Stesso ordine di grandezza, grosso modo, per il settore edilizio: secondo la Fillea, sonoĀ 400mila i lavoratori in nero o sotto ricatto, cui viene chiestoĀ di aprire la partita Iva, di dichiarare meno ore lavorate (conĀ fuori busta in nero), di ricorrere ai permessi in caso diĀ infortunio non grave. ”Negli ultimi anni – scrive la Fillea –Ā abbiamo assistito a una forte espansione degli interessi delleĀ organizzazioni criminali. A causa della crisi, dell’assenza diĀ investimenti, della frammentazione e del sistema della gare alĀ massimo ribasso, esse hanno potuto investire indisturbate ilĀ denaro da ripulire e l’ultimo grande business ĆØ quello dellaĀ gestione della manodopera: si stima che almeno 150mila siano iĀ lavoratori gestiti dai caporali”.
Se a tutto cio’, spiegano poi i due sindacati, si aggiunge laĀ connotazione sempre extracomunitaria della manodopera occupataĀ nelle campagne e nei cantieri e l’introduzione del reato diĀ clandestinitĆ , ne emerge un elemento di ricatto formidabile neiĀ confronti di questi lavoratori, impossibilitati a denunciareĀ l’irregolaritĆ lavorativa perchĆØā immediatamente perseguitiĀ penalmente per il reato di clandestinitĆ e automaticamente
espulsi dal Paese. Contro il fenomeno del caporalato anche le organizzazioniĀ agricole Cia e Coldiretti. Il lavoro nero rappresenta una formaĀ di concorrenza sleale e inaccettabile, afferma la prima, mentreĀ Coldiretti ricorda che dal 31 gennaio potranno essere inviate le
istanze per l’assunzione regolare di quasi centomila lavoratoriĀ extracomunitari sulla base del decreto flussi varato dalĀ Consiglio dei ministri, e questo servirĆ da efficace contrastoĀ al fenomeno del caporalato e del lavoro nero. (ANSA).
LAVORO: CIA, COMBATTERE CAPORALATO, NUOCE A IMPRESE SANE
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – E’ assolutamente prioritaria laĀ dignita’ del lavoro, nelle sue varie forme, sia quello deiĀ lavoratori dipendenti sia quello delle imprese sane rispettoĀ alle quali il ”lavoro nero” rappresenta una forma diĀ concorrenza sleale e inaccettabile. Lo afferma laĀ Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione dellaĀ presentazione della campagna ”Stopcaporalato” promossa dalleĀ categorie degli edili (Fillea) e dell’agroindustria (Flai) della
Cgil che si e’ tenuta oggi a Roma.Ā La stessa Cia ha partecipato all’iniziativa con unaĀ delegazione composta da Sandro Salvadori, della GiuntaĀ nazionale, e da Claudia Merlino, responsabile della RelazioniĀ sindacali. ”Un segnale – sottolinea l’organizzazione agricola –Ā dell’importanza che riveste la lotta ad un fenomeno che vaĀ combattuto con estrema forza e con la massima determinazione”.Ā La Cia ritiene inoltre che la proposta di legge, rilanciata oggiĀ dalla Cgil, di inserire nell’ordinamento giudiziario nazionaleĀ il reato di caporalato ”sia meritevole di considerazione e diĀ approfondimento”.Ā La Cia condivide inoltre l’esigenza, espressa dal segretarioĀ generale della Cgil Susanna Camusso, di una modificaĀ dell’attuale legge sull’immigrazione. Vanno rimossi – concludeĀ la Cia – quei meccanismi che hanno creato inutili rigidita’ e,Ā di fatto, favorito l’aumento di forme irregolari di lavoroĀ (ANSA).
LAVORO: COLDIRETTI, 100MILA ASSUNZIONI CONTRO CAPORALATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Dal 31 gennaio potranno essereĀ inviate le istanze per l’assunzione regolare di quasi centomilaĀ lavoratori extracomunitari sulla base del decreto flussi varatoĀ dal Consiglio dei Ministri e questo servira’ da efficaceĀ contrasto al fenomeno del caporalato e del lavoro nero. E’Ā quanto afferma Coldiretti in riferimento alla denuncia di Flai eĀ Fillea Cgil sul caporalato in Italia. Ā La quota maggiore di 52.080 e’ assegnata – sottolinea laĀ Coldiretti – a cittadini provenienti da Paesi che hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materiaĀ migratoria impegnati in tutti i settori produttivi, tra i qualiĀ prevalgono perĆ² agricoltura, turismo ed edilizia. Tra questi,Ā maxi quote sono riservate ad Egitto, Albania, Marocco, Moldavia,Ā Tunisia, Filippine e Sri Lanka. Una altra quota rilevante diĀ 30.000 unitĆ – continua Coldiretti – e’ destinata al soloĀ lavoro domestico sempre per cittadini provenienti da Paesi cheĀ hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materiaĀ migratoria. Ā ”Con la trasparenza e la legalita’ – continua Coldiretti – siĀ puo’ spezzare la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoroĀ e il suo prodotto come dimostrano i tanti esempi virtuosiĀ presenti nelle campagne italiane dove lavorano regolarmenteĀ circa 90mila immigrati extracomunitari, dei quali circa 15milaĀ con contratti a tempo indeterminato”. ”Su un territorio che puo’ offrire grandi opportunita’ di
crescita e lavoro – conclude Coldiretti – va garantita laĀ legalita’ per combattere inquietanti fenomeni malavitosi cheĀ umiliano gli uomini e il loro lavoro e gettano una ombra su unĀ settore che ha scelto con decisione la strada dell’attenzioneĀ alla sicurezza alimentare e ambientale”Ā (ANSA).
LAVORO: IDV A SACCONI, GOVERNO ASSENTE IN LOTTA CAPORALATO
(ANSA) – ROMA, 24 GEN – ”In Italia il caporalato costituisceĀ la regola soprattutto in settori come l’edilizia e in zone comeĀ il Mezzogiorno. Per questo, le affermazioni di Sacconi fannoĀ sorridere. Evidentemente il ministro vive in un altro Paese”.Ā Lo dichiara in una nota il responsabile welfare e lavoroĀ dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, commentando le parole
del ministro del Lavoro.Ā ”Il governo – aggiunge l’esponente dipietrista – non haĀ fatto nulla per contrastare un fenomeno gravissimo che colpisceĀ migliaia di lavoratori. Anzi, con le sue politiche scellerate,Ā l’esecutivo ha incentivato l’evasione fiscale, la precarieta’,Ā le gare di appalto al ribasso e la violazione sistematica dellaĀ legge, utilizzata come unica prassi per concorrere sulĀ mercato”(ANSA).