A Ravenna la Spring school su sfruttamento e caporalato. Flai: Serve un approccio sinergico per superare queste piaghe

La tre giorni nel capoluogo emiliano ha riunito le diverse realtà protagoniste della lotta contro l’illegalità e il lavoro nero. Silvia Guaraldi, Flai nazionale: «È necessario attivare le Sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità»

Si è conclusa a Ravenna la Spring school “Sfruttamento del lavoro e caporalato: prevenzione, supporto alle vittime e risposta penale”, promossa dal Servizio politiche per l’immigrazione del Comune di Ravenna, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, la Prefettura di Ravenna, l’Azienda Usl Romagna, la cooperativa sociale Mondo Donna e la Regione Emilia Romagna.

L’iniziativa, che si è tenuta dall’11 al 13 marzo presso la Biblioteca Classense, ha coinvolto tutti gli attori, nazionali e locali, protagonisti nelle diverse azioni di prevenzione e contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato, nonché di tutela delle vittime, che si sono potuti confrontare sui vari scenari e su come migliorare l’efficacia e l’integrazione delle politiche. Presente anche la Flai Cgil nazionale.

«Riunire le diverse figure, le diverse associazioni, le diverse istituzioni che sono e devono essere protagoniste della lotta per superare la piaga del caporalato e dello sfruttamento lavorativo ha permesso un momento di grande interesse e confronto – dichiara Silvia Guaraldi, segretaria nazionale della Flai Cgil -. Ma non solo. L’incontro ha dimostrato la necessità di operare quotidianamente nei territori per mettere in campo strategie e sinergie per affrontare e debellare le forme di sfruttamento, a partire dal luogo pre eccellenza deputato a farlo, ovvero la Sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità».

«Speriamo che iniziative come quella di questi giorni sia propedeutica all’istituzione anche nel nostro territorio della Sezione territoriale della Rete – dichiara Laura Mazzesi, segretaria generale della Flai Cgil di Ravenna – urge un luogo in cui mettere a sistema le tante competenze del territorio per dare risposte e prospettive concrete a una piaga il cui superamento non può essere più rimandato».

«Usciamo da questa tre giorni di grande interesse – chiosa Guaraldi – con ancora più convinzione di quanto un approccio sinergico sia assolutamente necessario per il superamento del caporalato e di quanto sia necessaria una risposta pubblica e trasparente a quelli che sono i principali ingredienti su cui fermenta lo sfruttamento; vanno superate le forme di intermediazione fraudolente di manodopera con il rilancio del ruolo dei centri per l’impiego, vanno sicuramente date risposte su trasporto e accoglienza così come diviene sempre più evidente la necessità di dare una rete di tutela dignitosa a coloro che denunciano lo sfruttamento a partire da percorsi di collocazione lavorativa fino al riconoscimento dei titoli di soggiorno».

La Spring shool è stata organizzata nell’ambito dei progetti “Fami Sestante.Ra – SErvizi per STranieri – quAlificazione e kNow how nel TErritorio di RAvenna” e “Common Ground – Azioni interregionali di contrasto allo sfruttamento lavorativo e di sostegno alle vittime”.

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