Contro il decreto sicurezza, per la democrazia e la libertà 

In migliaia in presidio davanti al Senato a Roma e sotto le prefetture di molte città italiane per contrastare il ddl sicurezza, un provvedimento pericoloso per la democrazia del paese. In tantissime e tantissimi, pronti a disobbedire per portare i nostri no a una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati. Un disegno di legge che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali. Che chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, che introduce il reato della resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifica, magari dovuta alle condizioni disumane di molte carceri. Un ddl che introduce nuovamente interventi ad impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti. Tutto questo mentre il governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose. Non potevamo non essere qui, con le nostre bandiere e la nostra voglia di libertà per tutte e tutti.

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