Decreto Dignità. Terzo giorno di presidio di FAI, FLAI e UILA contro ampliamento voucher agricoltura

Si è conclusa la terza giornata di mobilitazione con presidio in Piazza Montecitorio promossa da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil contro le ipotesi di ampliamento di utilizzo dei voucher in agricoltura. Dopo gli incontri con i Presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato e dopo l’incontro odierno con la Commissione Agricoltura della Camera, i tre Segretari Generali Rota (Fai Cisl), Galli (Flai Cgil) e Mantegazza (Uila Uil), hanno scritto una lettera al Presidente della Camera Roberto Fico, affinché possa intervenire.
“Ci rivolgiamo a Lei e alla Sua sensibilità – si legge nella lettera – per esprimere la nostra contrarietà all’estensione dell’utilizzo dei voucher in agricoltura, prevista nel Decreto Dignità.
In agricoltura, disciplinati dall’art. 54 bis della Legge 96 del 2017, i voucher esistono e sono destinati a pensionati, studenti regolarmente iscritti ad un corso di studi e disoccupati e la normativa indica gli importi orari e le modalità con le quali agricoltori e aziende agricole possono accendere questo rapporto di lavoro”.
“Il lavoro stagionale – spiegano i Segretari Rota, Galli e Mantegazza – è una caratteristica strutturale del settore agricolo e quindi non deve essere considerato lavoro occasionale. I lavoratori stagionali in agricoltura hanno un contratto che ne disciplina diritti, salario, orario di lavoro e possono essere assunti per il tempo necessario alle stagioni di raccolta, anche per una sola giornata di lavoro. Pertanto il CCNL degli operari agricoli e florovivaisti e i CPL, contratti provinciali di lavoro, offrono tutti gli strumenti necessari anche per venire incontro alle esigenze di flessibilità delle aziende. Pagare gli operai agricoli a tempo determinato con i voucher vuol dire destrutturare il lavoro agricolo e di fatto cancellare il contratto di lavoro e il suo valore, nonché garantire una facile e pronta copertura a chi vuole continuare a pagare il lavoro nero, problema che purtroppo già affligge il settore”.
A destare particolare preoccupazione è “la manomissione della norma con l’estensione da 3 a 10 giorni del termine di utilizzo del voucher dopo la comunicazione all’Inps e, soprattutto, la possibilità di spalmare in questo arco di tempo le 4 ore di lavoro che oggi la legge prevede come minimo giornaliero. Con questo espediente di fatto le aziende che vogliono utilizzare lavoro nero, saranno facilitate a farlo grazie alla fittizia copertura di un voucher da mostrare in qualsiasi momento in caso di ispezione”.
A fronte di queste preoccupazioni, se non ci saranno significative e positive modifiche agli emendamenti sui voucher, Fai, Flai e Uila annunciano che proseguiranno con presidi e mobilitazione anche la prossima settimana, mentre il Decreto “Dignità” sarà in discussione in Aula alla Camera.

Articoli correlati

Le Brigate del lavoro della Flai, un modello innovativo che può dare risposte ai lavoratori europei

Oggi a Bruxelles, la prima assemblea dell'Effat sui nuovi modi di organizzare il lavoro. Guaraldi, Flai Cgil: «Il sindacato di strada è un buon esempio di pratica sindacale in agricoltura, utile per raggiungere i lavoratori agricoli di tutto il continente»

Il caporalato “nascosto” nel ricco Nord

Nel nuovo dossier dell’associazione Terra! presentato ieri a Milano a finire sotto la lente d’ingrandimento sono Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Tra cooperative senza terra e lavoratori in appalto, lo sfruttamento in agricoltura tenta di occultarsi e si espande anche nelle produzioni ad alto valore aggiunto

Il voto è la nostra rivolta

La battaglia referendaria è difficile, impegnativa, ma possiamo vincerla, e non lo diciamo solo per scaldare i cuori di noi militanti