Flai a Bruxelles per il lavoro dignitoso, contro l’austerità

Nel cuore il pensiero di Altiero Spinelli e del suo “Manifesto per un’Europa libera e unita”, davanti agli occhi l’incubo di un’Unione europea che non ha imparato nulla dalla tragedia della pandemia. E che, come se nulla fosse accaduto, vuole portare indietro le lancette dell’orologio, tornando a quelle regole della cosiddetta austerità che tante sofferenze hanno arrecato a chi per vivere deve lavorare, e tanti profitti a un capitale sempre più finanziarizzato e, lui sì, davvero transnazionale. Sempre pronto a sfruttare senza scrupoli il lavoro, riducendone i diritti e le tutele dove sono stati conquistati in decenni di lotte, nella sempiterna strategia del “divide et impera”. Un’offensiva di fronte alla quale solo l’unione delle lavoratrici e dei lavoratori, di ogni lingua e ad ogni latitudine, può porre un argine. La Flai è a Bruxelles, partecipa alla grande, colorata, rumorosa manifestazione, unisce la sua voce a quella dei sindacati europei. Tante bandiere, striscioni, cartelloni, e naturalmente arcobaleni della pace, dappertutto, per dire basta all’austerità e alla follia delle guerre che insanguinano il pianeta.

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