Nuova tragedia sul lavoro in Puglia, Flai Cgil: “Realtà inaccettabile, una piaga strutturale da affrontare”

In Regione da gennaio a settembre 20.620 gli infortuni, 55 con esito mortale

Ancora morti sul lavoro. Alessandro Losacco, 59 anni, lavorava in un’azienda agricola nel barese, è stato travolto dall’automezzo da cui era sceso per aprire un cancello, probabilmente a causa del terreno scosceso. La tragedia è avvenuta in contrada Riggiero, tra Conversano e Cozze. Inutili i soccorsi dei sanitari del 118, sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri ed hanno avviato le prime indagini. L’anno nuovo si è aperto come era finito quello vecchio, con una lunga scia di sangue sul lavoro, alla morte di Alessandro Losacco si unisce quella di Francesco Presta, 38 anni, precipitato da un’impalcatura di circa sei metri in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme.

Da gennaio a settembre 2024 gli infortuni sul lavoro denunciati in Puglia sono stati 20.620, in aumento rispetto al 2023 e con una media di 75 al giorno, 55 quelli con esito mortale. “Questa è la tragica fotografia scattata dal report dell’Istituto assicurativo per la Puglia, immagine non diversa da quelle del resto del Paese che ha deliberatamente scelto, per volontà politica, di non fare i controlli sui luoghi di lavoro. Invece dovremmo puntare sempre più sui rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza, Rls e Rlst, ed anche sulle rappresentanze sindacali unitarie, che possono svolgere sul piano contrattuale e vertenziale un’azione a tutela della sicurezza”, denunciano Flai e Cgil Puglia. “Abbiamo la necessità di rafforzare ed estendere il ruolo della contrattazione collettiva, alla quale è affidato il sistema di tutele per la gestione della malattia professionale e dell’infortunio sul lavoro, anche di sviluppare pienamente tutta la materia della prevenzione dei rischi, quella cultura della sicurezza che dovrebbe entrare a far parte delle azioni e comportamenti quotidiani”. Il sindacato ha strutturato un progetto con l’Inail proprio per sottolineare ed evidenziare gli interventi che possono essere messi in campo come tutela e prevenzione dei rischi. “Anche per questo pensiamo, che la tutela della salute e sicurezza sul lavoro non deve rappresentare solo la corretta applicazione e vigilanza delle norme ma, anche, stare all’interno del modello di sviluppo socio-economico che vogliamo promuovere”.

L’AGRICOLTURA È UNO DEI SETTORI PIÙ PERICOLOSI

L’agroalimentare rappresenta uno dei settori a maggior impatto occupazionale e per incidenza sulla creazione di valore aggiunto della Puglia. Storicamente è una delle eccellenze delle attività economiche anche per la riconosciuta diversità di produzioni e qualità delle materie prime, che contribuiscono alla definizione del cosiddetto brand Puglia, ormai riconosciuto a livello globale. Nonostante queste peculiarità e una percezione forse distorta dal presupposto che l’attività lavorativa si svolge nell’ambito di elementi naturali, l’agricoltura è uno dei settori più pericolosi dal punto di vista professionale, che mette a rischio la salute e la sicurezza degli operatori. Sia per gli sforzi cui è sottoposto il corpo che per l’esposizione ad elementi di rischio esterni. A ottobre 2024, ultimo dato disponibile, gli infortuni denunciati all’Inail in Puglia relativi al settore agricolo erano 1.860, con una media di 6 al giorno, 13 quelli mortali. Un dato purtroppo in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023. Le principali cause di infortuni nel settore attengono a incidenti che coinvolgono mezzi di trasporto, ad esempio ribaltamento o investimento, così come a cadute da luoghi in quota, siano essi alberi o altro. Anche il contatto con macchinari è causa di infortuni, allo stesso modo gli incidenti connessi alla gestione di animali o per esposizione a sostanze chimiche. Per non parlare della diffusa casistica correlata a stress da lavoro, rischio biologico ed altro. Le aziende agricole sono tenute al pari delle altre a far rispettare le norme sulla prevenzione e sicurezza, includendo anche lavoratori stagionali e occasionali, così come quelli appartenenti al nucleo famigliare del conduttore d’impresa. “La valutazione dei rischi, i piani di emergenza, la dovuta formazione, il controllo periodico del rispetto degli obblighi e anche dell’idoneità al lavoro dei dipendenti sono elementi tutti indispensabili per prevenire infortuni e tutelare la salute di chi lavora – sottolinea Antonio Ligorio, segretario generale della Flai Cgil Puglia – E importante è anche il ruolo che svolgono lì dove presenti i nostri delegati e responsabili per la sicurezza. Occorre da parte dei lavoratori una sempre crescente consapevolezza dei rischi e conoscenza delle norme e delle misure preventive, per tutelare la propria incolumità. E rivendicare nei confronti dei datori di lavoro il rispetto di ogni obbligo normativo”. 

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