Formazione, ricerca e non solo. I traguardi del 2024 di Metes

La segretaria nazionale e presidente della Fondazione della Flai, Tina Balì, traccia un bilancio delle attività portate avanti durante l’anno appena trascorso

Se dovessi raccontare quest’anno di lavoro della Fondazione Metes, inizierei, innanzitutto, ringraziando i compagni e le compagne che lavorano in Fondazione per aver reso possibile quest’anno intenso. Sono consapevole di aver preso e imparato tantissimo da loro, a partire dalla bellezza del lavoro collegiale e del riuscire a mettere insieme le varie anime della Fondazione: la ricerca, le attività di studio, la formazione finanziata, la formazione sindacale, le attività di certificazione degli esami di Italiano, il lavoro di elaborazione e di discussione rappresentato dalla Rivista Ae.

GLI OBIETTIVI DELLA SCUOLA DI FORMAZIONE
Per fare un bilancio, voglio partire dalle attività della Scuola politico-sindacale. Il piano formativo che ci ha accompagnato quest’anno è stato condiviso con la segreteria nazionale e con i segretari regionali partendo dall’analisi dei fabbisogni formativi fatto nel 2023. La Scuola di formazione, come diciamo spesso, non è solo l’erogazione della classica formazione comunque utile ad avere più strumenti a disposizione per il lavoro sindacale, ma è qualcosa di più. Grazie al contributo di importanti docenti su temi come la geopolitica, l’economia, il diritto, la formazione, deve fornire gli strumenti per non seguire la narrazione mainstream, per non seguire il modello neoliberista, ma leggere il presente e il mondo del lavoro e la società con un pensiero autonomo e critico.

UNA PERCORSO PENSATO PER TUTTI E TUTTE
Le attività della Scuola di formazione hanno riguardato tutti, a partire dalla struttura nazionale, fino alle segretarie e segretari generali regionali, alle delegate e delegati e a compagne e compagni delle strutture territoriali nella convinzione che la formazione continua e basilare è fondamentale per tutte e tutti. Nel 2024 si sono attivati 63 corsi e sono stati coinvolti 959 tra compagne e compagni dell’area politica, dell’area tecnica a tutti i livelli, per un totale di 780 ore di formazione.

DALLA LETTURA DEL PRESENTE, ALLA STORIA DEL SINDACATO
Il tema principale è stato la lettura del presente: come i conflitti, le disuguaglianze, il lavoro povero e frammentato, i cambiamenti climatici impattano sul mondo del lavoro e sulla necessità di ragionare sul nostro modo di rappresentarlo; abbiamo poi dato continuità al corso sulle politiche di genere partito qualche anno fa con l’inchiesta e con l’assemblea delle donne della Flai “Partiamo da noi”, per proseguire infine con la formazione al ruolo, all’identità, alla storia della Cgil e alla contrattazione.

Al lavoro della scuola, quello fatto ad Arco de’ Ginnasi, si sono affiancati corsi di formazione svolti nei territori, in particolare sulla contrattazione dell’industria alimentare, sulla bilateralità e la contrattazione in agricoltura.

Il lavoro formativo è stato fortemente intrecciato con l’attività delle riviste e della ricerca. La giusta transizione sociale e ambientale per un accesso al cibo sano, il cibo come bene comune, le aree interne come risorsa e opportunità per un modello di sviluppo sostenibile: questi sono stati i temi delle tre riviste presentate e discusse insieme al mondo accademico e associativo, alla Flai e alla Cgil Nazionale (la prima delle quali presentata nell’ambito dell’Alleanza Clima Lavoro).

IL NUOVO OSSERVATORIO SULLA CONTRATTAZIONE
Alle attività dell’Osservatorio sui salari e gli inquadramenti relativi ai Contratti provinciali agricoli, si sono aggiunte quelle del nuovo Osservatorio sulla contrattazione nell’industria alimentare. Già al dipartimento Industria della Flai è stato presentato un primo report dei lavori. Inoltre, sul settore industriale abbiamo attivato attraverso un gruppo di lavoro tra Flai, Fondazione Metes ed economisti legati alla campagna Sbilanciamoci! un osservatorio e una ricerca sugli scenari dei settori industriali che vedrà continuità nel 2025. Oltre alle ricerche sui settori della Flai, il lavoro dell’Ufficio studi di Metes è stato notevole, con i bollettini statistici e le numerose note di approfondimento sui diversi settori della categoria.

LA FORMAZIONE FINANZIATA PER I LAVORATORI
Nel 2024 si conferma l’impegno della Fondazione Metes nell’ambito della formazione professionale in risposta a bandi e avvisi formativi, in particolare quella relativa al settore agricolo attraverso il Fondo Foragri. Nel complesso, le suddette attività hanno previsto l’erogazione complessiva di 2052 ore di formazione e hanno riguardato l’attivazione di 106 edizioni e coinvolto 604 lavoratori agricoli. In merito alla formazione finanziata a fronte delle nuove procedure di certificazione delle competenze previste nell’Atlante delle qualificazioni nazionale, sono stati formati compagni e compagne della fondazione.

LA CERTIFICAZIONE LINGUISTICA PER I MIGRANTI
Anche le attività di certificazione linguistica sono state ampliate, anche grazie all’attivismo di tanti territori rispetto al bisogno di conoscenza della lingua italiana per i migranti che arrivano nel nostro Paese. Ricordo che dal 2016, grazie alla convenzione stipulata con l’Università degli studi Roma Tre, la Fondazione Metes è diventata centro di somministrazione delle prove di esame per la certificazione della conoscenza della lingua italiana come lingua straniera L2. In particolare, lo staff della Fondazione Metes in raccordo con gli uffici dell’Università degli studi Roma Tre offre supporto ai candidati per lo svolgimento di tutti gli adempimenti connessi alla somministrazione dei test di verifica delle competenze linguistiche per i livelli A2 e B1. Nel 2024 si sono realizzate 15 sessioni di esame che hanno previsto la partecipazione di 206 candidati.

Tina Balì
Segretaria nazionale Flai e Presidente Fondazione Metes

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