In tantissime e tantissimi contro la ‘legge insicurezza’ del governo Meloni

Spera: “Sicurezza vuol dire un lavoro sicuro, una pensione sicura, un’esistenza sicura. Per questo il 29 sarà sciopero generale”

Nell’aula magna della Facoltà di lettere e filosofia de La Sapienza di Roma una partcipatissima assemblea per dire no a un provvedimento liberticida, che attacca il diritto di sciopero e quello di manifestare il dissenso, pensato per spaventare e reprimere chi non è d’accordo con le politiche del governo in carica. Un decreto che tanto per cambiare colpisce duramente i migranti e le fasce più vulnerabili della popolazione.

“Sicurezza vuol dire anche lavoro sicuro – ha detto nel suo intervento Silvia Spera, segretaria nazionale Flai Cgil – fra ghetti, sfruttamento e caporalato i lavoratori dell’agroindustria conoscono il volto più feroce del capitalismo. Senza il diritto a un lavoro sicuro, una vita sicura, una pensione sicura, non c’è sicurezza. Proprio per questo il 29 novembre saremo in piazza per lo sciopero generale, per dire a questo governo di cambiare decisioni ingiuste e sbagliate”.

Fra gli applausi Spera chiede al centrodestra di non appropriarsi indebitamente della vita e della memoria di Pier Paolo Pasolini, il cui sguardo si volgeva ai più deboli, non certo ai più forti. 


L’intervento della segretaria nazionale Silvia Spera:

https://www.youtube.com/watch?v=5juSFwUdyFs&t=6803s

Articoli correlati

Torrini, Un Ponte Per: “A Gaza un genocidio, grazie alla Flai aiutiamo un popolo a resistere” 

Intervista alla coopresidente dell’associazione che con il sindacato dell’agroindustria ha stretto un’alleanza che andrà avanti nel 2025

I lavoratori in agricoltura guadagnano troppo poco, ora lo dice anche l’Europa

I dati del VII Rapporto Agromafie e caporalato dell'Osservatorio Placido Rizzotto dicono che più di tre quarti dei dipendenti agricoli ha percepito retribuzioni lorde annuali al di sotto della soglia di povertà

Mininni, Flai Cgil: “Bene i socialisti a Strasburgo. Il lavoro agricolo rimanga centrale nel dibattito europeo”

“Il reddito degli agricoltori e i diritti dei lavoratori non vengano messi in concorrenza”, dichiara il segretario generale