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La Flai al congresso del sindacato brasiliano degli agricoli. Coinu: Lottiamo insieme su ambiente e diritti, contro le ultradestre

Per la prima volta sarà una donna, Vania Marques Pinto, a guidare la confederazione degli agricoltori rurali e familiari brasiliani Contag. Andrea Coinu, capo dipartimento Internazionale Flai Cgil: «Stiamo collaborando per realizzare un nuovo paradigma produttivo»

«Siamo sicuri che nei prossimi mesi potremmo formalizzare degli impegni concreti e reciproci per collaborare in modo proficuo e costante. Contaminandoci sulle pratiche sindacali e conoscendo meglio le nostre reciproche realtà. I nostri sindacati hanno radici comuni, da lì si parte per cooperare e arricchirci». Così Andrea Coinu, responsabile dipartimento Internazionale, traccia un primo bilancio della sua partecipazione in rappresentanza della Flai Cgil nazionale al quattordicesimo congresso della Contag, la Confederazione brasiliana dei lavoratori nell’agricoltura. L’evento si è svolto a Luziânia, nello Stato di Goiás, nei primi giorni di aprile.

«Stiamo collaborando con la Contag – commenta Coinu – per un nuovo paradigma produttivo, rispettoso dei temi ambientali e della vita di chi lavora la terra». Il sindacato brasiliano degli agricoli ha delle caratteristiche diverse rispetto al modello italiano. Si tratta di una organizzazione che rappresenta e organizza agricoltori rurali e familiari. Milioni di lavoratrici e lavoratori della terra che spesso hanno problemi ad inserirsi nei nuovi modelli di mercato e che per questo subiscono ricatti sui prezzi e sulle loro produzioni.

«Stiamo parlando di un soggetto il cui lavoro è fuori scala rispetto alle dimensioni a cui noi siamo abituati, parliamo del Brasile, dimensionalmente si tratta di un continente, ci sono delegate e delegati che hanno impiegato anche quattro giorni per arrivare a Luziânia», racconta ancora il capo dipartimento Internazionale.

Durante il congresso è stata eletta la nuova presidente, Vania Marques Pinto, prima donna alla guida del sindacato brasiliano nei 61 anni dalla sua fondazione. Una scelta che garantisce la continuità del rapporto tra Contag e Flai e dell’impegno comune sulla lotta all’ultradestra e ai nuovi fascismi, sulla necessità di sempre più forti e importanti politiche di genere, sul superamento di un modello di agricoltura estrattivo che distrugge sia la terra sia chi la lavora. A nome della Flai, il capo dipartimento Coinu ha consegnato alla futura presidente una serie di materiali commemorativi del 120° anniversario della fondazione della Federterra, il primo sindacato dei lavoratori agricoli in Europa, nato a Bologna nel 1901.

Al congresso della Contag si è molto criticato il modello predatorio insostenibile proposto dalla potente imprenditoria terriera brasiliana, quella bolsonariana per intenderci. Il Congresso peraltro ha espresso una richiesta indirizzata alla Corte Suprema brasiliana, affinché non faccia sconti giudiziari all’ex presidente Jair Bolsonaro, accusato di avere progettato un golpe per rimanere al potere anche dopo la sconfitta alle elezioni del 2022.

La Corte infatti, a fine marzo, ha deciso di procedere contro Bolsonaro, dopo che la Procura generale aveva ipotizzato nei suoi confronti cinque reati, per i quali rischia fino a 43 anni di carcere. Nel processo ci sono anche altri sette imputati. Il congresso della Contag ha chiesto di non “brutalizzare la democrazia brasiliana” concedendo agli assalitori l’amnistia.

«A Luziânia abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con la Contag sulle nostre storie e sulle lotte da condurre assieme, sotto il cappello della Rel-Uita (la “sezione” latino-americana dell’Unione internazionale dei lavoratori di agroalimentare, tabacco e turismo) e delle organizzazioni a cui siamo affiliati – chiosa Coinu -. Serve una maggiore sinergia, perché le contraddizioni del modello produttivo, seppur con importanti differenze, hanno la stessa natura: la creazione di diseguaglianze e la polarizzazione della ricchezza nelle mani di pochi a discapito dei tanti che lavorano per vivere».

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