Primo maggio ad Acate nel nome di Daouda

Un primo maggio particolare ad Acate, dove la festa delle lavoratrici e dei lavoratori ha visto sfilare migliaia di persone nel piccolo centro del ragusano. Un’invasione pacifica, con i colori della Cgil, della Flai, di Libera, e poi le bandiere di Emergency, di Mediterranea, il tricolore dell’Anpi, e un messaggio chiaro: “Verità per Dauda”. Lo leggi sulle magliette, sui cartelli, sugli striscioni che accompagnano il corteo. Nel nome del giovane mediatore culturale ivoriano, scomparso nel nulla lo scorso anno, si sono ritrovate in tante e tanti che non si rassegnano a un lavoro privo di dignità, e tengono viva la speranza di un futuro migliore, con diritti e tutele per tutti coloro che per vivere hanno bisogno di lavorare. Dauda Diane, che lavorava in un cementificio, aveva mandato dei video in cui denunciava le condizioni di lavoro. “Qui si muore”, aveva scritto, e queste parole probabilmente gli sono costate la vita. In piazza i vertici della Cgil siciliana, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il magistrato Bruno Giordano, che fino allo scorso dicembre era direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e ancora il segretario generale della Flai Cgil Giovanni Mininni e sindaci di Acate, di Chiaramonete Gulfi e di Vittoria. Insieme, per difendere la dignità del lavoro sancita dalla Costituzione Repubblicana, onorando così la memoria, e l’insegnamento di Dauda Diane.   

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